Musa Barrow, attaccante gambiano del Bologna è nero e africano. Avrebbe dunque un buon motivo, un motivo in più degli altri, più delle compagne della Leshnak che sono tutte bianche, per inginocchiarsi e protestare contro il razzismo, ma non lo ha fatto. Dopo il gol su rigore segnato alla Sampdoria, ha alzato gli occhi al cielo e ha pregato. una preghiera E nel dopo partita lo ha dedicato alla nonna che è venuta a mancare venerdì, e a Bergamo, la città dove è cresciuto calcisticamente e quella che più ha sofferto per il Covid.
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Il Verona getta al vento una grande occasione per la corsa all'Europa League facendosi rimontare due reti dal Sassuo...«Il gol che ho fatto oggi l'ho dedicato a Bergamo, come avevo promesso: ho rivolto una preghiera a tutte le persone che hanno perso i loro cari a causa del coronavirus, e anche a mia nonna che è morta questo venerdì» ha detto. Anche Barrow a modo suo non si è allineato. Se si fosse inchinato al politicamente corretto avrebbe potuto fare quello che tutti si aspettavano per il colore della sua pelle, e invece ha pensato ai morti per Covid, alla sua nonna e a Dio.