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Sebastian Vettel e Ferrari, aria pesante: "Non mi aspetto miracoli. Non penso di andarmene prima"

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La crisi tecnica e umana di Sebastian Vettel in Ferrari tocca nuove vette. Il pilota tedesco, partito benissimo nella sua avventura a Maranello e naufragato drammaticamente nell'ultimo anno. Si sa già che questa sarà la sua ultima stagione con la Rossa, e le premesse sono pessime. Visti i risultati in questo Mondiale di Formula 1 dimezzato, molti hanno addirittura azzardato l'ipotesi di un addio anticipato, piuttosto umiliante.

 

 

 

"Ora il mare non è calmo - ammette lui alla vigilia del Gp del 70° Anniversario, il bis a Silverstone -, anzi è agitato. Ma non direi che mi sento frustrato o che c'è tensione col team. Non penso proprio di andarmene prima via prima se le cose non miglioreranno". Magra consolazione, per lui e per il team. "Cercheremo di estrarre tutto il potenziale della macchina. Il telaio aveva una piccola crepa dopo Silverstone e ora è in riparazione e me ne anno dato uno nuovo. Non mi aspetto miracoli ma spero di avere un weekend più liscio". Parole piuttosto freddine, specchio di un momentaccio. "Non sono qui per perdere, e so che il pacchetto che abbiamo non ci consente di vincere: ma lavorando e migliorando, si può puntare al podio. So di poter fare meglio di quanto ho fatto finora e quando le cose si tranquillizzeranno potrò pensare in modo più sereno. Mi diverto ancora? Sì, ma meno se lotti nelle retrovie, le emozioni maggiori le ottieni se le cose migliorano". "Charles Leclerc - spiega il tedesco - ha dimostrato che con una buona qualifica ci si può mettere nelle condizioni di ambire al podio. Per ora mi pare che con lui ci sia stato pari trattamento. In caso contrario ve lo direi".

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