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Ferrari, Giancarlo Fisichella a Libero: "Il Cavallino sa come risorgere, ma Vettel..."

Lorenzo Pastuglia
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«Il 1000° GP della Ferrari al Mugello? Forse era destino». L'emozione di vedere la Rossa a Scarperia, nel circuito di proprietà di Maranello, è tanta in Giancarlo Fisichella. E la sfoga in un'intervista direttamente da Magny Cours, dove questo weekend corre nel GT World Challenge Europe. Il 47enne pilota romano di riconoscimenti ne ha tanti: ex pilota Ferrari e di F1, ancora tesserato col Cavallino nella AF Corse. Dopo il Circus ha vinto due volte la 24 Ore di Le Mans (2012, 2014), l'obiettivo è fare tris la prossima settimana. Ma se la testa sarà in Francia, il cuore sarà al Mugello, per spingere Vettel e Leclerc.

Fisichella, il 1000° Gp della Ferrari in F1 sarà in casa, una "prima" per il Circus a Scarperia.
«Forse è il destino, è straordinario. È che bella la livrea amaranto del Cavallino. Speriamo lo sia anche il finale di gara».

Se lei non ha corso in F1 qui, lo ha fatto in un'esibizione con la Ferrari nel 2017 e ha vinto in GT l'anno dopo. Con quale vettura si è divertito di più?
«Al Mugello ho tanti bei ricordi. Ho vinto in F3 a 19 anni e con la GT. Non saprei dire non avendo fatto un test vero e proprio, ma la differenza è tanta. Con una F1 hai potenza, pesa la metà, ci sono un grip aerodinamico e meccanico pazzesco. In GT anticipi le curve e salti sui cordoli. Ho guardato una parte di prove libere ieri, mi stupisco come riescano a fare le due Arrabbiate, le Biondetti e la Bucine quasi in pieno».

Vettel più in difficoltà di Leclerc, dal 2021 correrà in Aston Martin. Potrà ancora lottare per il titolo?
«Non credo, nonostante le qualità. Ma se l'anno prossimo trova il feeling con l'auto può fare diversi podi».

Seb paga pure le difficoltà con una SF1000 non competitiva. Come possono reagire i piloti e il team?
«Lavorando a testa bassa, avendo fiducia tra loro. Nel 2019 la SF90 era una vettura vincente, quest' anno no. Ma nel team ci sono persone che hanno la qualità per ribaltare la situazione».

Mondiale un po' a senso unico quest' anno, la F1 è migliorata oppure no rispetto ai suoi tempi?
«È cambiata sotto tanti punti di vista regolamentari e motoristici, ma non so se migliorata. Noi correvamo con i motori aspirati, oggi lo fanno con quelli turbo con due parti elettriche. Sono diverse anche gomme e aerodinamica. Oggi puoi vedere gare spettacolari come nella seconda parte a Monza, oppure noiose come a Spa».

Il budget cap limitato può aiutare le scuderie minori?
«Sì, saranno Mondiali più combattuti. E sono curioso dal cambio regole nel 2022».

Questo weekend sarà a Magny Cours per il GT World Challenge Europe, la prossima settimana a Le Mans per cercare il tris alla 24 Ore. Gli obiettivi?
«A Magny Cours rimanere nelle prime file, nella categoria Pro Am conta essere vicini prima di qualifiche e gara. Le Mans è storica e affascinante. Succede di tutto, tanto che potevo anche vincerne più di due in passato. Sono carico».

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