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Atalanta, rottura tra Gasperini e Gomez: Papu non convocato, clamorose voci di mercato

Giulia Stronati
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C'eravamo tanto amati, verrebbe da dire. La lite consumatasi martedì sera al Gewiss Stadium tra le due icone nerazzurre ha lasciato strascichi pesanti in casa Atalanta. Ieri infatti il tecnico Gian Piero Gasperini ha deciso di non convocare per la trasferta di Udine capitan Gomez. Un'esclusione eccellente quella del Papu, che fa rumore e sancisce lo strappo avvenuto tra il diez argentino e l'allenatore nerazzurro. Due che si erano calcisticamente amati alla follia, tanto da essere i principali artefici dell'ascesa bergamasca fino alla Champions. Anni fantastici e un feeling che sembrava destinato a durare per sempre. Non a caso il Papu più volte aveva rifiutato offerte astronomiche da Cina (nel 2017) e Arabia Saudita (quest' estate) pur di restare a Bergamo. Idem il Gasp (disse no a Napoli e Roma). Un binomio incrinatosi in questa stagione a causa delle tante sostituzioni (11 su 14 gare ufficiali) che Gomez ha manifestato di gradire poco. Già dopo i cambi con Crotone e Spezia (in entrambi i casi Gasperini aveva tolto l'argentino nell'intervallo) c'erano state le prime avvisaglie di un malessere deflagrato alla fine del primo tempo di Atalanta-Midtjylland. Negli spogliatoi i toni sono diventati roventi e sono volate parole grosse tra Gasp e il Papu. Con i compagni di squadra a evitare che lo scontro degenerasse. Una discussione iniziata in campo, quando il fantasista aveva "disubbidito" agli ordini tattici del tecnico, che gli aveva chiesto di spostarsi sulla fascia destra, e proseguita duramente nell'intervallo. Inevitabile - anche per non perdere di credibilità dinanzi alla squadra - che Gasperini prendesse provvedimenti. E così è stato con la mancata convocazione per Udine. Un turno di riposo per disinnescare la polveriera come dichiarato dal mister in conferenza: «Io faccio l'allenatore e la squadra deve essere tutelata. Durante la stagione possono esserci degli episodi, come è successo l'altra sera. Secondo me gli farà bene riposare: dovrà essere pronto per l'Ajax. Credo che Gomez abbia giocato 190 partite nelle mie 200 a Bergamo e credo che continuerà a fare bene qui. Per me il Papu è sempre stato un giocatore incredibile soprattutto negli ultimi anni e un punto di forza». La società nerazzurra intanto è già al lavoro per stabilire una pace diplomatica tra i due. Sia Gomez sia Gasperini sono punti di forza del club e devono ritrovare l'armonia dei tempi d'oro. Se così non fosse, a gennaio potrebbero tornare a riecheggiare le sirene di mercato dell'Al Hial (ad agosto aveva offerto un triennale da 15 milioni di euro complessivi al Papu) senza escludere tentativi di club italiani. O magari il Milan dove l'attuale numero 10 è in scadenza: se infatti Calhanoglu decidesse di non rinnovare, a quel punto Maldini - sfruttando gli ottimi rapporti con l'agente Beppe Riso - potrebbe provare a corteggiare proprio il Papu. Ipotesi da non trascurare, anche se il desiderio di Gomez resta quello di chiudere la carriera a Bergamo. Ecco perché la famiglia Percassi lavora all'operazione disdgelo.

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