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Inter, salta la trattativa con BC Partners: nuove quote, la faccenda si complica

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Clamoroso dietrofront nella trattativa per la cessione dell'Inter. Suning ha fatto sapere che il dialogo con BC Partners si è interrotto ormai da quasi 10 giorni e "che non ci sono mai stati i presupposti per la prosecuzione della trattativa sulla ricerca di un investitore nel club. La ricerca prosegue attraverso conversazioni con altri importanti fondi internazionali".

 

 

 

Dietro al no della proprietà cinese c'è per prima cosa una veduta differente sul valore da dare alle azioni e sulla valutazione complessiva del club nerazzurro. A Suning, inoltre, non sarebbe piaciuta la fuga di notizie e il conseguente dibattito mediatico attorno all'interesse del fondo anglosassone, che la settimana scorsa ha terminato la due diligence.

 

 

Due diligence con l'esclusica, che ormai è scaduta venerdì. Adesso il gruppo cinese proprietario dell'Inter sonderà altri fondi che avevano manifestato interesse per entrare. Tra gli altri nomi, sono comparsi quelli del fondo svedese EQTe quello degli statunitensi di Arctos. Intanto i cinesi lavorano come sulle novità da apportare all'Inter.

Di un paio di settimane fa la notizia che i nerazzurri cambieranno nome: l'Internazionale non si chiamerà più "Football Club Internazionale Milano", ma Inter Milano, nome peraltro con cui all'estero sono spesso già identificati i nerazzurri.  E nelle intenzioni della proprietà cinese, "I e M" dovrebbero diventare la base di un nuovo e "più stiloso" logo. "È una innovazione su cui si lavora da mesi - aveva scritto la Gazzetta dello Sport -, quando il club era in fase espansiva e non c’era traccia delle nubi che ora si addensano". Fallita la trattativa con Bc Partners che prevede comunque l'idea di cambiare l'attuale assetto societario, cambierà anche  lo sponsor (Evergrande favorito per sostituire lo storico Pirelli). Nell'attesa di capire  il futuro dello stadio, con San Siro destinato alla pensione. 

 

 

 

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