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Mondiale di Cortina, che flop: pure Dominik Paris sbaglia ed è giù dal podio

Federico Danesi
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"Zero Tituli" non vale solo nel calcio - anche se Mourinho sugli sci non l'abbiamo mai visto - ed è il bilancio azzurro alla fine della prima settimana del Mondiale di Cortina, che prometteva molto di più ma è nato evidentemente sotto stelle cattive. L'infortunio di Sofia Goggia a poco dal via, i continui rinvii, una neve che somiglia tanto a quella del Nord America. Tutto vero, ma poi ci sono anche gli errori e quello di Dominik Paris ieri, nella Discesa iridata, è da matita rossa. Lui rimane un fenomeno e non è la singola gara che cancella tutto quello di buono (e ce n'è molto) fatto fino ad oggi in carriera, però una medaglia - non necessariamente quella del metallo più pregiato - sulla "Vertigine" l'ha avuta al collo sino ad oltre metà gara. Poi un errore, proprio nell'unico punto che era da curare come un bambino, e addio sogni di gloria.

 

 

Quarto, a 65 centesimi da Vincent Kriechmayr che ha bissato il successo in Superg precedendo di centimetri, sotto forma di 1 centesimo, il tedesco Andreas Sander e poco più in là Beat Feuz. Come a dire che due dei favoriti su quel podio sono saliti e Domme è il primo dei beffati: «Avevo ben chiaro in testa cosa avrei dovuto fare, ma nono riuscito a trasformarlo in pista. Ho fatto fatica nelle curve tornanti ed entrando sulla traversa sono stato tirato troppo in basso senza poter rimediare». Paris si sente sotto accusa e fa pure bene: «Cerco sempre di dare il meglio, non credo di dovere dimostrare nulla. Per me le gare rimangono un divertimento, certo sono un po' deluso ma guardiamo avanti». Sesto Christof Innerhofer, che segna l'ennesimo piazzamento tra i primi in stagioni senza però essere mai salito sul podio. Molto peggio invece è andata a Florian Schieder che aveva staccato all'ultimo il biglietto per entrare in gara: è caduto rovinosamente riportando la sospetta rottura del crociato al ginocchio sinistro.

 

 

Oggi però questo Mondiale senza sosta e senza gioia vivrà un'altra giornata intensa, quella della doppia Combinata Alpina con le due gare rinviate la settimana scorsa. Prime a partire le ragazze, con il Superg alle 9.45 e lo Slalom alle 14.10 (per gli uomini invece gara veloce alle 11.15 e quella tra i pali stretti alle 15.20). Marta Bassino ha scelto il pettorale 3, Federica Brignone il 7 e il peso del pronostico in casa Italia è tutto sulle loro spalle anche se entrambe avranno poi il Gigante Parallelo e soprattutto il Gigante eventualmente per rimediare. La valdostana, detentrice della Coppa del Mondo, semplicemente ha vinto le ultime quattro Combinate di Coppa, ma la concorrenza è ampia e qualificata. Certo, tutti si aspettavano di più approcciando la seconda settimana, ma non è aria. Come non lo è per ora ai Mondiali di biathlon a Pokljuka: Dorothea Wierer nell'Inseguimento ha pagato caro il ritardo della Sprint e la ventesima piazza da cui scattava al via. Gara enorme la sua, 90 errori al poligono, eppure alla fine è arrivata quarta a meno di 12 secondi dal bronzo (quindicesimo Lucas Hofer nell'omologa gara maschile). 

 

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