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Lazio, caso-tamponi: deferiti Lotito e Pulcini. Ecco tutte le accuse e cosa rischia il club

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Si arriva alle prime conclusioni del caso-tamponi che nel recente passato ha travolto e inguaiato la Lazio. Il Procuratore Federale, espletata l’attività istruttoria in sede disciplinare, ha deferito il presidente della Lazio Claudio Lotito "al Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare per violazione dell’art. 4, comma 1, del CGS, dell’art. 44, comma 1, delle N.O.I.F., dei Protocolli Sanitari FIGC nonché di quanto previsto dal C.U. n. 78/A FIGC del 1 settembre 2020 in caso di 'Mancata osservanza dei Protocolli Sanitari'".

 

In particolare, il presidente del club biancoceleste è accusato di "non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme sopra richiamate in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti". Deferiti inoltre Ivo Pulcini, responsabile sanitario della S.S. Lazio S.p.A., e Fabio Rodia, medico sociale della S.S. Lazio S.p.A., "ciascuno per quanto di rispettiva competenza e/o, comunque, in concorso tra loro per non aver rispettato le norme sopra richiamate".

 

Deferita infine anche la Lazio "per rispondere a titolo di responsabilità diretta della violazione dell’art. 6, comma 1, del C.G.S. vigente, per il comportamento posto in essere dal presidente Lotito; per rispondere a titolo di responsabilità oggettiva della violazione dell’art. 6, comma 2, del C.G.S. Vigente".

Le violazioni del protocollo Covid della Figc contestate dalla Procura saranno dunque discusse ora davanti al Tribunale federale. Le sanzioni variano in base alla gravità della violazione riscontrata: ammenda, punti di penalizzazione, retrocessione e esclusione dal campionato.

 

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