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Superlega, crolla il progetto: ritiri a raffica. Juventus, un disastro: il crollo in Borsa, perché i bianconeri ora rischiano

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Crolla a tempo record la Superlega, uccisa in culla dagli attacchi di Uefa, governi e tifosi. I 12 club fondatori stanno ritirandosi passo a passo. I primi, gli inglesi: la prima squadra a ufficializzare il ritiro è stata il Manchester City. Dunque, tutti i sei club britannici coinvolti nel progetto, anche se il Chelsea non lo ha ancora ufficializzato. Dunque l'Inter: "Il progetto della Superlega allo stato attuale non è più ritenuto di interesse", hanno fatto sapere i nerazzurri.

Il tutto mentre Andrea Agnelli rilasciava un'intervista, pubblicata su Repubblica oggi, mercoledì 21 aprile, in cui continuava a difendere e rilanciare il progetto. E per la Juventus, le conseguenze sono disastrose: la società bianconera paga immediatamente un prezzo alto poiché il titolo a Piazza Affari perde in apertura l’11%; il valore di una singola azione scende a 0,77 euro. Un clamoroso tonfo.

Nella notte tra martedì e mercoledì anche la nota ufficiale della Superlega, che ha detto di essere intenzionata  a "riconsiderare i passaggi per riconfigurare il progetto". E ancora, fanno sapere che "alla luce delle circostanze attuali, valuteremo i passi più opportuni per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i contributi di solidarietà per l'intera comunità calcistica". 

La slavina è stata innescata dall'avvertimento del governo britannico circa una legge ad hoc per bloccare il progetto. Tanto che l'Arsenal si è addirittura scusato: "Abbiamo fatto un errore e ce ne scusiamo". Al Manchester United si è dimesso Ed Woodward, tra i cervelli dell'operazione: il passo indietro dopo le furibonde contestazioni dei tifosi. Quindi il Liverpool, dove i giocatori prima del ritiro annunciato dalla società si sono di fatto ammutinati. Per ora in Italia tace il Milan, ma l'addio al progetto non solo è scontato, ma forzato. Il Barcellona farà votare i suoi soci (sul nulla).

Il punto è che ora a pagare un prezzo più alto potrebbero essere Real Madrid e Juventus, le due da cui nasceva il progetto. E non solo in borsa. Venerdì infatti l'Uefa si riunirà. E si apprende che i egali stanno mettendo a punto la strategia, si annunciano sanzioni per i rivoluzionari. Certo, bisogna vedere quanto peserà l'immediato passo indietro.

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