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Giro d'Italia, la maglia rosa Egan Bernal mette una ipoteca sulla vittoria finale

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La sedicesima tappa del Giro d’Italia, ridotta da 212 a 155 chilometri causa maltempo, è stata vinta dalla maglia rosa da Egan Bernal. Il colombiano del team Ineos Grenadiers ha staccato i big e superato i quattro fuggitivi (tra cui Nibali e Formolo) a circa 20 km dal traguardo; alle sue spalle  Bardet e Damiano Caruso. Lontanissimi Vlasov e Yates. Bernal è così sempre più maglia rosa.

 

 

 

Pesanti i distacchi inflitti da Bernal sulle Dolomiti ai rivali: per il colombiano è la seconda vittoria di tappa. La maglia rosa si è aggiudicato la tappa che era considerata la più dura di questo Giro d’Italia. Il colombiano ha fatto il vuoto in classifica generale: infatti Simon Yates scivola al quinto posto (+4’20’’) e ora il diretto inseguitore di Bernal è Damiano Caruso, ora secondo nella graduatoria in vista sulla maglia rosa (+2’24’’).

 

 

 

Con la vittoria di oggi  Egan Bernal ha tracciato un vero e proprio solco rispetto agli avversari. Ma il Giro non è ancora finito: la maglia rosa deve ancora affrontare diverse tappe impegnative, oltre alla cronometro finale di Milano, tutt'altro che favorevole alle sue caratteristiche di scalatore. Nel frattempo domani, martedì 25 maggio, c'è il giorno di riposo, e proseguiranno anche le polemiche sulla cancellazione della tappa odierna, la regina di questa edizione della corsa rosa. "Volevo fare qualcosa di speciale, quindi ho attaccato sul passo Giau è stata una tappa dura, resa anche più difficile dal meteo, ma ho avuto la mentalità giusta sin dall'inizio della tappa. Ero pronto a soffrire e adesso sono veramente contento di questo successo", ha detto Bernal alla conclusione della tappa.

 

 

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