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Tokyo 2020, Marcell Jacobs e la lesione che lo ha fatto vincere: una clamorosa rivelazione dal passato

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Da un giorno a questa parte non si fa che parlare di lui, Marcell Jacobs, che ha trionfato nei 100 metri a Tokyo 2020. L'atleta azzurro ha battuto il record europeo con un tempo di 9,80 secondi. Entrando così nella storia. La sua è una conquista in parte dovuta anche a un infortunio risalente al 2017. Subì una lesione al bicipite femorale mentre si allenava nel salto in lungo, la disciplina che praticava in passato. Proprio lo stop causato da quel problema fisico, però, lo ha poi convinto a concentrarsi sulle prove di velocità.

 

 

 

Dopo la vittoria e l'abbraccio con Gianmarco Tamberi, campione del salto in alto, Jacobs si è concesso a giornalisti e telecamere. E quando gli è stato chiesto a chi volesse dedicare la medaglia, il suo primo pensiero è andato al nonno materno: "La dedico a lui, che ha sempre creduto in me". Tra l'altro una curiosità sul velocista di Desenzano sul Garda è proprio legata al nonno, che da piccolo lo chiamava "motoretta". Marcell infatti era un bimbo iperattivo, difficile da tenere fermo.

 

 

 

Ad accompagnarlo nel suo percorso verso l'oro olimpico sono state principalmente sua mamma Viviana e la sua compagna Nicole insieme ai suoi tre figli. Ed è proprio sulla futura sposa di Jacobs che si sono concentrate tutte le attenzioni dopo il trionfo dell'atleta: non si tratta di una influencer, ha poche migliaia di follower su Instagram e sui social pubblica soprattutto foto di se stessa e dei figli. Prima di conoscere il velocista lavorava all'outlet di Serravalle.

 

 

 

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