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Tokyo 2020, sconvolgente racconto di Antonella Palmisano: "La notte prima della marcia...", ciò che scienza e natura non possono spiegare

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A Tokyo 2020 chiudiamo con quaranta medaglie. Quaranta. Record storico per l'Italia. E tra i molti momenti indimenticabili di queste olimpiadi, per certo, c'è la marcia di Antonella Palmisano, oro nei venti chilometri, quella bandiera presa e poi persa negli ultimi mille metri, dunque la gioia, incontenibile, per giunta nel giorno del suo compleanno. Immagini che ci resteranno per sempre impresse nella mente.

 

Impressionante la progressione della Palmisano negli ultimi quattro chilometri, che sono il frutto di una tattica preparata a lungo. "E che ne so come mi è venuto. Mi sono sentita di provarci, ed è andata", ha poi detto Antonella parlando di come ha costruito il trionfo. Insomma, preparazione ma anche tanto istinto: da qualche parte, dentro a se stessa, sapeva che le due cinesi alle sue spalle non la avrebbero ripresa.

 

Ma, forse, sapeva già di vincere. A spigarlo al Corriere della Sera è proprio lei. In uno degli aneddoti più curiosi di queste olimpiadi. "La scorsa  notte ho sognato la gara esattamente come si è svolta, metro per metro, fino all'ultimo dettaglio. Mi sono svegliata con l'oro già al collo, quindi ho pensato che avrei anche potuto non correre, tanto avevo già vinto...", ha spiegato Antonella Palmisano. Insomma, nella notte prima della gara un sogno tutto d'oro. Un sogno che, stando a sentire quanto lei racconta, anticipava in tutto e per tutto quello che da lì a poco sarebbe accaduto nella marcia.

 

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