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Marcell Jacobs, Franco Bragagna e la verità sul miracolo di Tokyo 2020: "Cosa mi è sfuggito in diretta, ho sbagliato"

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La voce dell'atletica azzurra in tv svela i segreti di Tokyo 2020 e dello storico successo di Marcell Jacobs nella velocità. Franco Bragagna, telecronista della Rai e memoria delle Olimpiadi, è entrato anche lui definitivamente nel mito dopo aver raccontato le imprese nei 100 metri e nella staffetta 4x100. "L’oro di Tamberi nell’alto è arrivato a ridosso di quello di Jacobs nei 100 - ricorda al Corriere della Sera -. Ha rubato spazio alla preparazione della gara regina, ma è stato bellissimo e umano, con l’abbraccio tra Gimbo e Barshim, due amici che hanno scelto di accomunarsi nel trionfo. Jacobs? Dopo il quarto di finale pensavo al podio, dopo la semifinale ho immaginato il successo".

 

 

 

 

 

Quindi, la finalissima: "Il cinese non contava, ho capito che andava a vincere. Mi sono concentrato su di lui, sul traguardo mi è venuto lo strillo Marcello!, quasi fossi Anita Ekberg che si rivolgeva a Mastroianni dalla Fontana di Trevi. Mi è scappato un errore tecnico: anziché 'signori miei' ho detto Signore mio. Per non correggere, ho proseguito. Uno sbaglio: la religione va evitata".

 

 

 

 

 

Quindi la staffetta-miracolo: "Quando ho visto la curva di Desalu ho capito che si andava sul podio e ho commentato 'sta succedendo qualcosa'. La Gran Bretagna ha cambiato meglio, ma è spuntato un Tortu diverso che ha tirato fuori tutto". Staffetta perfetta, telecronaca perfetta? "Non saprei. Un oro nella 4x100 è perfino più sensazionale perché lo vincono in quattro. Ma Jacobs con la sua impresa aveva reso meno impossibile il successo: così l’emozione è stata inferiore".

 

 

 

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