Arbitri e tecnologia, Collina:
"Non possiamo competere"
L'arbitro più famoso di'Italia ammette: «gli arbitri non possono competere con la tecnologia. O si capisce questo, e accettiamo che possano sbagliare, oppure, ed è qui la provocazione, diamo anche agli arbitri gli stessi strumenti di chi li giudica». Pierluigi Collina, ha rinfocolato il dibattito sull'utilizzo della tecnologia per aiutare i direttori di gara. «La mia era una provocazione, fatta da una persona che ha cuore gli arbitri e non da sostenitore della tecnologia. Non si può andare avanti così e non è solo un problema italiano», dice Collina a Sky Sport24. «Gli arbitri vengono colpevolizzati perché non riescono a vedere con i loro occhi quello che una tecnologia, che ha fatto passi da gigante, può mostrare. Per quanto possano essere preparati, e per quanto possano lavorare duramente, mai potranno competere con la tecnologia», ha aggiunto. «Fuori di paradosso, un aiuto verrà certamente dagli arbitri di porta, la cui sperimentazione continua con risultati che sembrano essere positivi. Con la consapevolezza che non possono essere la soluzione del problema. Soluzione che si potrà avere soltanto con una crescita culturale, che porti ad accettare l'errore umano», ha concluso.