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Max Verstappen, il raptus sul podio: quando si trova di fronte Bottas... il punto più basso

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Il duello all’ultimo sangue, il secondo posto finale dietro a Lewis Hamilton, il mancato saluto all’inglese e a Valtteri Bottas sul podio, a contorno del duro messaggio via radio per il team con bordate alla Commissione gara della Fia, che domenica a Jeddah non è stata perfetta per niente: “Fortunatamente i fan hanno le idee chiare sulle corse — ha commentato Max Verstappen alla fine del GP di Jeddah —. Sto solo cercando di correre. In questo sport pesano più le penalità che la corsa. Per me, questa non è F1. Mi consola solo che i fan almeno si siano divertiti”. 

 

Marko: “I Commissari fanno favori alla Mercedes” 
Un pensiero, quello di Max, condiviso anche da Helmut Marko: “I Commissari non hanno lo stesso metro di giudizio nei nostri confronti rispetto a quello che utilizzano con la Mercedes”, ha tuonato dopo la gara il consigliere Red Bull. Mentre lo stesso Verstappen ha aggiunto: “In Brasile siamo andati tutti e due lunghi, come in quest’occasione, allora nessuno è stato penalizzato, qui invece lo sono stato — ha esclamato — Le penalità le danno solo a me. In ogni caso è frustrante parlare più di righe bianche e penalità che di pista. Siamo a pari punti, ce la giocheremo ad Abu Dhabi e tutto questo è molto entusiasmante per la F1″.

 

Hamilton: “Non capisco il tamponamento di Max”
Le parole di Max hanno trovato la replica di Hamilton: “Una corsa dura, ho dovuto usare la testa e tutta l’esperienza che ho — ha detto l’inglese — Il tamponamento nel finale su Verstappen? Non ho capito perché abbia rallentato in quel modo, ha frenato all’improvviso in modo anomalo. Poi ho ricevuto un messaggio dal team, per spiegarmi che voleva farmi passare. Dopo l’incidente ho controllato e non c’erano danni così ho continuato a spingere. Dal team ho avuto grande spinta, è la nostra mentalità. La penalizzazione? A me nel 2008 a Spa è successa la stessa cosa con Raikkonen, per una penalizzazione sono finito 3°. Non credo che tutta questa lotta abbia cambiato il mio modo di correre”.

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