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Ducati, il muso che si abbassa terremota la MotoGp. Bagnaia a razzo, rivolta giapponese: "Pericoloso"

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La Ducati ha gettato nel panico tutte le più importanti case che partecipano alla MotoGp. Soprattutto i giganti giapponesi sono sul piede di guerra per l’ultima trovata geniale degli ingegneri di Borgo Panigale: si tratta di un abbassatore anteriore che in alcune piste può consentire alla Ducati di guadagnare quasi un decimo di secondo a giro. Tanta roba, se si considera che questo è uno sport in cui a fare davvero la differenza sono i dettagli di questo tipo.

 

 

Gli avversari protestano e pretendono che venga proibito il cosiddetto “muso che si abbassa”, ma alla fine dovranno arrendersi all’evidenza che la Ducati ha semplicemente avuto un’idea migliore delle loro, rimanendo comunque nei confini del regolamento. Già è successo in passato, e pure più volte, che la casa di Borgo Panigale finisse nel mirino dei “ricconi” della MotoGp, che dinanzi alle innovazioni della Ducati non possono far altro che piangere e lamentarsi, salvo poi copiare.

 

 

“Noi a Borgo Panigale abbiamo fatto una scelta precisa - ha dichiarato il direttore sportivo Paolo Ciabatti - puntare su campioni giovani, che costano relativamente poco, e investire nella ricerca. A differenza di chi spende soprattutto per i piloti. Ci vorrebbe più onestà intellettuale: quando la Honda introdusse il cambio seamless, nessuno fece problemi”.

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