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Artyom Severyukhin, saluto nazista sul palco? Dopo le lacrime, finisce malissimo: motori, addio...

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Il weekend dei motori italiani, con la vittoria di Charles Leclerc in Formula 1 e di Bastianini e Arbolino in MotoGP e Moto2, è stato rovinato da un gesto da dimenticare. Artefice è il pilota del campionato europeo juniores di kart Artyom Severyukhin. A far parlare non è la sua vittoria alla prima tappa a Portimao, bensì un gesto che il 15enne ha fatto sul podio. Durante la premiazione, con tanto di bandiera tricolore e inno italiano, Artyom si è prodotto nel saluto romano accompagnato da una "grassa" risata. Gesto che ha spiazzato e indignato tutto il pubblico presente.

 

 

Severyukhin, di origine russa, come tutti gli atleti connazionali, ha ricevuto il lasciapassare per gareggiare, purché senza bandiera e senza inno nazionale. L’orgoglio della vittoria però è svanito in un batter d’occhio dopo che il ragazzo ha compiuto quel gesto. Il Team Ward Racing ha immediatamente riferito che il ragazzo non correrà più per loro. È stata riunita anche la Giunta Sportiva dell'Automobile Club d'Italia per prendere seri provvedimenti: la licenza sportiva è stata ritirata.

 

 

Sono arrivate anche le scuse del ragazzo che, però, non hanno migliorato la sua posizione. In un video postato sui social il 15enne in lacrime ha affermato di aver confuso il senso del gesto: “I ragazzi mi avevano mostrato che in Italia, in questi casi, è consuetudine colpirsi il petto nella zona del cuore per mostrare gratitudine. Volevo solo fare quel gesto. So di essere stato uno sciocco, ma credetemi: non volevo in alcun modo sostenere il nazismo o il fascismo. Scusatemi.” Le scuse non sono state accettate dal momento che la carriera di Artyom pare essere compromessa per molto tempo.

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