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Stefano Tacconi, "solo un po' di mal di testa". La pillola poi il dramma: i secondi prima dell'ischemia

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Stefano Tacconi è ancora ricoverato in gravi condizioni. A raccontare gli attimi prima della tragedia è Andrea, il primo figlio dell'ex portiere della Juventus. "Ora è in coma farmacologico. Dopo l’emorragia cerebrale ha subito un intervento che è andato bene. Ora bisogna aspettare, vedere come reagisce il fisico. Il medico ha detto che c’è stato un leggero miglioramento, ma sono cose lunghe. La cosa che mi dà speranza è che lo vedo colorito, eppoi lui fisicamente è una roccia".

 

 

La preoccupazione però non manca. Come racconta il 24enne al Corriere della Sera, l'ex calciatore si è sentito sabato mattina. "Si era alzato con un po’ di mal di testa. Ha fatto colazione, ha preso un Oki. Non ha mai avuto niente, non ci siamo allarmati. Dopo un paio d’ore è crollato all’improvviso. Per fortuna ho chiamato subito i soccorsi".

 

 

Ed è sempre Andrea a raccontare il rapporto che il padre ha mantenuto con il pallone, la sua grande passione: "Segue la Juve, è un tifoso accanito ma si è allontanato da quell’ambiente. Lui è una persona molto schietta, sincera e diretta e in certi contesti questo non va bene. Sostiene che i soldi nel calcio hanno rovinato tutto. Si sono persi certi valori, non ci sono più i campioni veri". Ora la speranza di tutti è che si riprenda il prima possibile. 

 

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