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Lecce e Cremonese tolgono il sorriso a Berlusconi

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L'ultima giornata di serie B non si gioca, si vince. Per lo meno così dovrebbe essere per le prime quattro in classifica, le uniche che possono ambire alla promozione diretta, senza passare da quel girone infernale che sono i playoff, dove non prevale mai la favorita per via del vortice di emozioni. Epperò gli ultimi 90' simulano gli scontri diretti di cui sopra, sono un condensato di tensione: Lecce, Monza, Cremonese e Pisa, le magnifiche quattro, giocano infatti con due occhi al campo e le orecchie tese alla panchina. A deludere, nel primo tempo, sono le prime due e non è un caso: Lecce e Monza non sbloccano il risultato rispettivamente contro il Pordenone, già ultimo in classifica, e a Perugia contro una squadra che accetta un miracolo per agganciare i playoff.

 

 


Le rivali, più leggere nello spirito perché reduci da due giornate di pareggi o sconfitte, hanno più da guadagnare che da perdere e infatti sbloccano le loro partite.
SPOGLIATOI

Il Pisa va sul 2-0 a Frosinone e archivia la sua pratica (il match terminerà poi 2-1), la Cremonese sblocca il risultato a Como e va a riposo da prima in classifica, promossa a braccetto con il Lecce. Manca solo il Monza, che sarà l'unica a fallire. È durante i quindici minuti chiusi tra le mura degli spogliatoi che ci si gioca tutto: Baroni ne fa buon uso. Al Via del Mare, il Lecce esce dall'intervallo rinvigorito e segna dopo un minuto con Majer, toccando con mano la serie A.

 

 

Subito dopo, la Cremonese raddoppia a Como e sposta tutta la pressione sul Monza, che delle prime sei è l'unica a non essere passata in vantaggio. Berlusconi, che ha rinunciato alla trasferta a Perugia per scaramanzia, osserva da Arcore il blocco della squadra che ha rilevato nel 2018, quando era in C: lo consideri normale, se è vero che il Monza non è mai stato in A. L'abitudine al successo non si compra sul mercato e serve tempo per cementarla: lo sail Cavaliere e pure Galliani, che osserva scuro in volto dalle tribune del Curi.
PARADISO

Il Monza traballa, rischia, ondeggia sulla paura di non farcela e, infine, crolla. Il Perugia segna l'1-0 all'85', conquistando i playoff, portando con sé i brianzoli e spedendo in paradiso la Cremonese, i cui tifosi danno il via alla festa una volta giunta la notizia dal Curi. I grigiorossi mancavano in A dal 1996 e risalgono forti di un progetto basato sui talenti italiani, un centro sportivo innovativo e la solida guida di Pecchia. Lo "scudetto" va invece al Lecce, che torna in A dopo due stagioni. Ai playoff, invece, si iscrivono le due deluse Pisa e Monza (quarta per gli scontri diretti), che aspetteranno due tra Brescia, Ascoli, Benevento e Perugia (che giocheranno i preliminari in gara secca il 13 e 14 maggio) nelle semifinali (andata e ritorno). La finale si giocherà il 26 e il 29 maggio. Resta fuori il Frosinone. Ai playout, invece, sarà Cosenza contro Vicenza, che batte e spedisce in B l'Alessandria con le già retrocesse Crotone e Pordenone.

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