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Wimbledon, settimo sigillo per Djokovic: Kyrgios piegato in 4 set

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La solidità e la continuità di Djokovic la spuntano sull'estro e i colpi di Kyrgios. La finale di Wimbledon diventa l'ennesima giornata da incorniciare per Nole, che ottiene il quarto trionfo di fila ai Championships, il settimo in complessivo, e si mette definitivamente alle spalle un periodo buio, tra la sconfitta negli US Open contro Daniil Medvedev che gli ha negato il sogno Grande Slam nel 2021 e il braccio di ferro con il governo australiano che ha portato a una rumorosa assenza agli ultimi Australian Open a causa della mancata vaccinazione contro il Covid-19. Nel 'suo' torneo Nole ritrova il sorriso e le certezze di un tempo salendo a quota 21 titoli dello Slam, staccando Roger Federer e portandosi a meno uno da Rafa Nadal che guida la classifica con 22 successi. Per quanto riguarda l'erba londinese il giocatore serbo va trionfi.

 

 

 

Il 4-6, 6-3, 6-4, 7-6 (2) maturato in poco più di tre ore di gioco ha confermato il trend delle ultime partite del 'Djoker', sempre sotto nel primo set (ai quarti con Jannik Sinner, in semifinale con Cameron Norrie). Lo scenario si è ripetuto con Kyrgios, al debutto in una finale Slam ma subito a suo agio sul Centrale. Grazie al servizio e alla precisione da fondo campo - oltre al suo arsenale di giocate di classe tra battute da sotto, tweener ed ace sulla seconda - l'australiano, che prima di questa partita nei precedenti con Nole vantava un 2-0 di tutto rispetto, ha conquistato il primo set; alla lunga però il serbo ha trovato le contromisure iniziando a far muovere l'avversario e costringendolo alla difensiva, terreno poco gradito a Kyrgios. Djokovic ribalta così la partita ma nel quarto set l'austrialiano ritrova la verve iniziale e trascina il match al tie-break. A quel punto però Djokovic, più calmo e maturo nel gestire questo genere di situazioni, fa valere tutta la sua forza ed esperienza demolendo il rivale 7-2.

 

 

 

"Non ho parole per dire cosa significa questo torneo. E' sempre stato e sarà per sempre il posto più speciale. E' il motivo per cui ho iniziato a giocare a tennis", ha evidenziato Novak ricordando i trionfi di Pete Sampras, che da bambino ammirava davanti alla tv in Serbia. "Ho sempre sognato anche solo di giocare questo torneo - ha aggiunto - Ogni volta che vinco ha un significato più importante". I numeri di Nole sui campi dell'All England Club sono spaventosi: 28 vittorie consecutive (l'ultima sconfitta risale alla finale del 2013 persa con Andy Murray) e quattro trionfi di fila. Un feeling immortale con Wimbledon per un giocatore che ora però rischia di guardare gli altri da fuori nell'ultima parte di stagione. Il serbo infatti non potrà partecipare alla prossima edizione degli US Open dal momento che negli States non possono entrare persone non vaccinate. Un'assenza pesante che in prospettiva potrebbe costargli anche l'accesso alle Atp Finals di Torino. Ma a tutto questo Nole inizierà a pensare da lunedì: prima c'è un successo dolce e sofferto di cui gioire.

 

 

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