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Bologna, esonerato Sinisa Mihajlovic: una storia finita male. Tre nomi per la successione

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Esonerato Sinisa Mihajlovic, che non è più l'allenatore del Bologna. L'ufficialità arriva al termine del confronto con la dirigenza che si è tenuto oggi, martedì 6 settembre, a Casteldebole. Nessun accordo sulla risoluzione anticipata, però. Il tecnico paga un avvio stentato in campionato, dove i rossoblu hanno conquistato soltanto tre punti, con tre pareggi, nelle prime cinque giornate. Il Bologna, ora, è ai margini della zona retrocessione.

Si chiude così una parentesi iniziata nel gennaio 2019, quando Mihajlovic prese il posto di Filippo Inzaghi. La squadra verrà affidata ora al tecnico della Primavera, Luca Vigiani. Ma il club è già al lavoro per trovare un sostituto: tra i nomi in lizza ci sono quelli di Claudio Ranieri, Paulo Sousa e Thiago Motta. Nei tre anni sulla panchina del Bologna, Mihajlovic ha condotto la squadra a tre agevoli salvezze, senza però quel salto di qualità atteso dalla dirigenza.

 

Di seguito, il comunicato ufficiale con cui il Bologna ha confermato l'esonero:

Si interrompe oggi il rapporto professionale tra il Bologna Fc 1909 e Sinisa Mihajlovic. Una decisione che purtroppo si è resa inevitabile, nonostante il forte legame affettivo che si è creato con la società e tutta la città in questi tre anni e mezzo emozionanti e drammatici. Sfortunatamente anche i cicli tecnici che hanno dato soddisfazioni sportive, come questo, possono esaurirsi e perdere la spinta iniziale. A Sinisa e al suo staff va un ringraziamento speciale per aver affrontato il lavoro, in condizioni straordinarie e delicatissime dal punto di vista umano, con eccezionale dedizione e professionalità.

É stata la decisione più difficile che ho preso da quando sono presidente del Bologna”, dichiara Joey Saputo. “In questi anni abbiamo vissuto insieme a Sinisa momenti bellissimi e dolorosi che hanno cementato un rapporto non solo professionale ma soprattutto umano. Mihajlovic ha affrontato con coraggio e determinazione la malattia fin dal giorno in cui volle rendere pubblico, in una commossa conferenza stampa, il suo stato di salute. Da allora, nonostante i ricoveri in ospedale e i pesanti effetti delle cure a cui è stato sottoposto, è sempre rimasto vicino alla squadra, sforzandosi al massimo di essere in contatto con i giocatori, di persona o in collegamento, grazie anche alla professionalità del suo staff. Il club e la città intera si sono stretti intorno all’allenatore in questa difficile esperienza personale, nonostante Mihajlovic abbia sempre preteso giustamente di essere valutato solo per il suo lavoro. Ora, purtroppo, è arrivato il momento di un cambio di guida tecnica: una decisione sofferta che abbiamo dovuto prendere per il bene della squadra e del club. Ma se anche Sinisa Mihajlovic da oggi non sarà più l’allenatore del Bologna, questa società e tutte le persone che la compongono saranno sempre al suo fianco fino alla sua completa e totale guarigione e nel prosieguo della sua carriera.

Il rapporto che abbiamo tutti noi con Sinisa Mihajlovic va molto al di là dell’aspetto professionale”, aggiunge l’amministratore delegato Claudio Fenucci, “ed è normale che oggi siamo tutti dispiaciuti per un epilogo che abbiamo cercato per quanto possibile di evitare. A Sinisa mi legheranno sempre un’amicizia e un affetto che vanno oltre i rispettivi ruoli professionali, ma oggi ci troviamo a dover fare questa scelta dolorosa per il bene di una squadra che è prima di tutto patrimonio dell’intera città e dei tifosi. A Sinisa dico grazie per l’impegno che ha profuso nel suo lavoro, anche in condizioni di difficoltà personale. Il suo è un esempio che resta nella storia del nostro club.

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