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Serie A, è un Milan che non muore mai, 3-1 all'Empoli nel recupero

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Una mentalità da campione d'Italia per una vittoria thriller che può segnare una svolta per il prosieguo della stagione. Il Diavolo non muore mai e lo dimostra ogni volta di più. Nonostante una notte che sembrava storta, piena di trappole e difficoltà, di infortuni a catena (altri tre giocatori out) e di un gioco latitante, trova la forza dei nervi distesi per vincere, piegare l'Empoli a tempo scaduto dopo che i toscani erano riusciti a prendersi, oltre il 90', il pareggio, e tenersi in corsa per inseguire le vette della classsifica. Una prova di carattere che premia la tenuta mentale di una squadra, capace di soffrire, di restare lucida anche nei momenti peggiori e di risollevarsi grazie al talento di Leao, uomo assist nel momentaneo vantaggio rossonero e del terzo gol arrivato dopo una galoppata di 70 metri èper il 3-1 finale. Se c'era un modo per ritrovare vitalità e autostima dopo il ko contro il Napoli, nulla di meglio di questo successo dove tutto si è consumato negli ultimi cinque minuti dei tempi di recupero. Un successo che può dare linfa ad una squadra apparsa per larghi tratti spenta, poco incisiva, a tratti anche leziosa e soprattutto lenta nella manovra. Per l'Empoli una beffa arrivata dopo una rincorsa al risultato che era stata premiata dalla volontà e il sacrificio, per il Milan una vittoria per cuori forti che rilancia le ambizioni del Diavolo che si avvicina alla gara con il Chelsea con l'umore giusto.

 

 

 

In casa rossonera si rivedono Tatarusanu e Ballo-Touré con Bennacer in mediana dal 1' con Tonali. In attacco Giroud prima punta con De Ketelaere alle sue spalle. Nell'Empoli il tecnico Zanetti si affida alla coppia Satriano-Lammers lasciando in panchina Destro mehtre sulla trequarti c'è spazio per Pjaca. Il Diavolo, come sempre, parte forte e si costruisce nello spazio di una manciata di minuti due chiare occasioni da rete, la prima con Giroud con un colpo di esterno sul primo palo che si spegne di poco fuori e poi con Leao che non sfrutta in piena area un passaggio illuminante di Ketelaere. Il portoghese solo in area non ha infatti la freddezza per angolare il pallone e si fa respingere l tiro di Vicario con un intervento di riflesso. la squadra di Pioli con il passare dei minuti alza il ritmo, prova ad accerchiare i toscani, insiste con strappi e passaggi in verticale ma non riesce a concretizzare le chance. La squadra non sembra però metterci la cattiveria giusta, come conferma la conclusione di Saelemakers al 22' che dalla distanza che a due passi dalla porta manda il suo diagonale a lato. L'esterno pochi minuti dopo è costretto a lasciare il campo per un problema al ginocchio (al suo posto Krunic) ma Pioli deve fronteggiare anche una seconda emergenza per un guaio muscolare che blocca Calbriache si stende a terra dopo una rincorsa. Si va cos' ad allungare in maniera peroccipante l'infermeria del Milan, in un reparto che da alcune settimane deve fare a meno anche di Florenzi. Ma anche l'Empoli sul finire del primo tempo deve ricorrere alla panchina sostituendo Grassi per un guaio muscolare. I toscani, sfruttano le intermittenze del Diavolo e riescono a costruirsi una palla gol al 37' con una conclusione di Haas dalla distanza con deviazione in scivolata di Ballo Tourè. I padroni di casa chiedono un tocco di mano ma il pallone sbatte sul busto e per l'arbitro non c'è penalty.

 

 

 

Serve un Milan più incisivo e meno lezioso per sfondare il muro dell'Empoli che invece ad inizio ripresa mostra maggiore fiducia che aumenta con il passare dei minuti. Capisce che il Diavolo arrivato al 'Castellani' non fa così paura e con coraggio si fa vedere spesso nell'area rossonera. La squadra di Pioli non è brillante, fatica a costruire, appare spenta e lenta in fase di costruzione. Ha bisogno delle accelerazioni di Leao affidandosi anche alle qualità dei singoli. Giroud scheggia la traversa su punizione, Tonali con un tiro secco da fuori area calcia non di molto lontan dal palo. Al 64' serve il miglior Vicario con per respingere una deviazione della barriera su una punizione sbilenca del mediano rossonero. Pioli, che ha un solo slot disponibile per i cambi, sostituisce uno spento De Ketelaere per Diaz, Kjaer (probabile stiramento) per Dest e Rebic per Giroud. Serve una scossa che però tarda ad arrivare anche perché l'Empoli continua a farsi pericolosa. Il pallone de Diavolo corre piano e ci si affida solo ad interpreti individuali. Il guizzo vincente arriva al 79' e tutto nasce dai piedi di Leao che si libera in area su una rimessa lunga, palla per Rebic che da due passi insacca il gol del vantaggio. Il Milan cerca di gestire ma si fa sorprendere da una punizione di Bajrami al 92'. Un colpo che avrebbe piagato molte squadre ma non il Milan che due minuti dopo trova la rete con Ballo Touré (prima rete in rossoenro) e al 96' cala anche il tris con una galoppata trionfale di Leao. Una vittoria sofferta mai forse così preziosa.

 

 

 

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