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Handanovic non è "il" problema dell'Inter, la sua gestione sì

Fabrizio Biasin
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Partiamo con uno scoop: l'Inter ha tanti problemi. L'allenatore in evidente difficoltà, il portiere che non para come un tempo, la società che - non è un mistero cerca compratori. Le questioni sono diverse e messe una in fila all'altra spiegano bene perché, al momento, questo gruppo non riesce a "fare squadra".

 

 

Ne trattiamo uno solo, quello del n°1. Onana, attualmente panchinaro, arriva da un anno di inattività per questioni extra-campo. A Milano si è presentato con un discreto curriculum: 26 anni, 55 presenze in Europa, diversi "corteggiatori", battuti proprio dai dirigenti nerazzurri. Ebbene, un portiere fermo da un anno (e bravo), non può stare fermo un altro anno, altrimenti gli anni diventano due e quello non fa più il portiere, fa l'ex portiere.

 


Handanovic non è "il" problema dell'Inter (non è più all'apice, ma resta un grande professionista), la sua conferma lo è: se decidi che lo sloveno deve essere ancora il titolare prendi una decisione legittima, ma allora lasci stare Onana e punti su un secondo da far crescere. Se porti a casa Onana, invece, lo devi far giocare, altrimenti è come comprare la macchina nuova, parcheggiarla in garage, farle prendere polvere e uscire con quella vecchia perché... «beh, in fondo va ancora». Sì, ma l'altra nel frattempo perde di valore. E pure l'Inter.

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