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Juventus fuori dalla Champions: Allegri, disastro in casa Benfica

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Non basta alla Juventus un finale da "squadra con le p***e", come detto da Locatelli: il Benfica vince 4-3 a Lisbona e sbatte i bianconeri fuori dalla Champions League. Non resta che sperare nel "ripescaggio" in Europa League, da terza. 

Al Da Luz è una sconfitta senza appello per Max Allegri, al di là del risultato e del possibile pareggio sfiorato più volte negli ultimi minuti. I portoghesi dominano il primo tempo, passeggia a lungo sulle macerie della Vecchia Signora, va sul 4-1, poi subisce il ritorno degli ospiti sull'onda della disperazione e centra con pieno merito gli ottavi di finale, con la possibilità di giocarsi addirittura il primato del girone nell'ultimo turno contro il Maccabi, a 3 punti come la Juve e demolito 7-2 dal Psg, prossimo avversario dei torinesi. Unica luce della serata arriva dalla reazione d'orgoglio mostrata nel finale proprio su impulso dei più giovani, in particolare dal 19enne Iling-Junior. E' da qui che Allegri dovrà ripartire per dimenticare la cocente delusione europea e rilanciarsi in campionato. I gol: al 17' pennellata di Fernandez e colpo di testa vincente di Antonio Silva, che si infila tra Bonucci e Gatti e 'stappa' il match. 

La Juve reagisce immediatamente, sugli sviluppi di un corner Vlahovic insacca in mischia. L'arbitro convalida dopo un lungo consulto al Var per una presunta posizione di fuorigioco di Kean. Il sussulto bianconero non scuote comunque le certezze dei portoghesi, complici gli errori individuali di una Juve comunque arruffona. Un ingenuo fallo di mano di Cuadrado consegna a Joao Mario il rigore del 2-1, questa volta i ragazzi di Allegri accusano il colpo e poco dopo la mezz'ora con una splendida azione di contropiede Rafa Silva trova il tris di tacco sul cross basso di Joao Mario. I bianconeri dietro soffrono tremendamente le folate delle aquile, ma davanti si fanno notare soprattutto grazie alle iniziative di Kostic, il più ficcante sulla corsia mancina. Nella ripresa Allegri si gioca subito la carta Milik al posto di Kean, ma il Benfica passeggia e al 5' firma il poker ancora con Rafa Silva, che supera Szczesny con uno scavetto approfittando di un errore in disimpegno di Bonucci. La Juve esce dal campo, depressa e impaurita, sottomessa in tutto e per tutto all'avversario. A quel punto il tecnico toscano decide di dare la scossa e butta nella mischia i giovani Miretti, Soulè e Iling-Junior. 

I portoghesi sciupano più volte la palla del pokerissimo, dalla parte opposta invece l'esterno inglese cambia il volto della Juve: cross in mezzo per Milik che in girata accorcia le distanze, due minuti dopo altro affondo di Iling-Junior, Vlachodimos respinge male e McKennie ne approfitta. La partita si riapre incredibilmente, anche perché Rafa Silva in campo aperto solo davanti al portiere manca il colpo del ko mandando la palla sul palo. Per la Juve però è un risveglio tardivo: al triplice fischio a far festa sono i lusitani, i bianconeri salutano l'Europa che conta e devono ancora conquistarsi l'accesso all'Europa League.

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