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Allegri, il "foglietto" diventa un caso: come ha smentito se stesso

Lorenzo Pastuglia
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Contraddirsi nel giro di 48 ore. Massimiliano Allegri lo ha fatto tra la conferenza stampa pre-Psg e nel finale della sfida contro i parigini, persa per 2-1. A distanza dalla conferenza stampa col ‘foglietto’, parlando del ritardo nel recupero di Federico Chiesa, il tecnico livornese ha poi deciso di inserirlo in campo, il giorno dopo: al 74’ al posto di Fabio Miretti. Max deve aver cambiato opinioni sul reale stato di forma dell'esterno d'attacco, tornato sulla lista dei convocati in Champions dopo il lungo periodo di stop per infortunio al ginocchio, con conseguente operazione.

 

 

La conferenza col foglietto
In conferenza stampa, Allegri, tentando di spiegare quanto fosse difficile immaginare quale tipo di Juventus schierare contro i francesi, ha preso dalla tasca alcuni appunti che aveva con sé: "Facciamo una roba… – aveva detto con fare sornione – siccome a scuola ci sono andato poco, allora me li sono tutti scritti”. Quindi il passaggio su Chiesa: “Non è nelle condizioni ideali per poter giocare una partita – aveva detto Allegri — Sta bene, sta meglio e ha disputato una partita quando siamo tornati da Lisbona. Dopo però ha dovuto fare quattro giorni di recupero”.

 

 

Il cambio su Chiesa: “Si era allenato bene…”
Oltre queste perplessità, il tecnico aveva sottolineato il concetto con un'altra frase che sembrava altrettanto chiara: "Questo vuole dire che ancora non è ancora in condizione — aveva detto — Io spero di riaverlo il prima possibile come Pogba ma ad oggi non è così”. Dopo la sfida col Psg, ai microfoni di Sky Sport, poi Allegri ha dato un’altra versione dei fatti, sottolineando la sua prova positiva: "Chiesa ha fatto un bell’allenamento martedì — aveva detto — e quindi mi son detto perché non portarlo e farlo giocare un po’ se ce n’è la possibilità? Da qualche parte bisogna pur ricominciare”.

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