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Si ribella a Cristiano Ronaldo (e finisce molto male): come funziona in Arabia Saudita

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Niente gol, ma numeri e una vittoria arrivata per 1-0 del suo Al-Nassr sull’Al-Ettifaq. Per Cristiano Ronaldo un buon esordio, mentre il suo collega di reparto, il brasiliano Talisca — una sentenza in questa prima parte di stagione (12 reti in 12 partite per l'ex Benfica) — ha portato la vittoria con il suo gol. Chi non c'è più nell'attacco del club di Rudi Garcia è invece Vincent Aboubakar: qualche giorno fa il camerunense si è trasferito ufficialmente al Besiktas, così da liberare uno degli slot per gli stranieri nella rosa dell'Al-Nassr (erano 9, uno in più degli 8 consentiti per poter tesserare Ronaldo). 

Aboubakar via per lasciargli spazio, rimasto lo “scontento” Madu
Aboubakar è uno dei tre giocatori dell'Al-Nassr su cui l'arrivo del cinque volte Pallone d'Oro ha avuto conseguenze, più o meno pesanti. Nel suo caso è stato il trasferimento altrove, nel caso di Jaloliddin Masharipov, 29enne centrocampista della nazionale uzbeka, è stata la forzata rinuncia al proprio numero 7, che non poteva ovviamente non finire sulle spalle di Ronaldo. Adesso Masharipov, che nel match con l'Al-Ettifaq è rimasto in panchina, indossa il 77. Ma almeno lui è rimasto a Riad, a differenza di Aboubakar. Rimasto come Abdullah Madu, probabilmente il giocatore meno contento di essersi ritrovato Cristiano in spogliatoio. Anzi, sicuramente il meno contento: a tal proposito, infatti, sono filtrate numerose indiscrezioni.

 

Madu e quella fascia data a Ronaldo 
Proprio al 30enne, una colonna della squadra che è nel club fin dalle giovanili, che prima dell'arrivo di CR7 ne era il capitano indiscusso, è stato fatto un discorsetto dalla dirigenza: massima stima, rimani un elemento importante della squadra, ma capirai bene che la fascia di capitano se la prende Ronaldo. E così è stato fin dal primo match in cui il portoghese è sceso in campo. Cambiare il capitano a metà stagione e con la squadra già prima in classifica non è il massimo per gli equilibri di spogliatoio, ma qua si parla di un nuovo acquisto che è molto più di un calciatore, anche per il ruolo di ambasciatore dell'Arabia Saudita che è ‘nascosto' tra le pieghe del suo contratto principesco. E dunque Madu ha fatto buon viso a cattivo gioco e si è sfilata la fascia, dandola al portoghese.

 

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