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Dani Alves e lo stupro, "voglio solo il carcere"

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"La mia cliente sta ricevendo supporto psicologico attraverso un ente pubblico specializzato nella cura delle vittime di violenza. L'ospedale ha prescritto un trattamento completo per prevenire qualsiasi tipo di malattia infettiva e contagiosa, perché non è stato utilizzato il preservativo. Sta assumendo anche ansiolitici perché non riesce più a dormire”. La toccante testimonianza di Ester Garcia Lopez, che ha raccontato le condizioni psico-fisiche della giovane che sarebbe stata violentata da Dani Alves in una discoteca di Barcellona a uol.com.br

 

 

 

L’avvocato: “La sua deposizione precisa e senza contraddizioni”

Una prescrizione quest'ultima resasi necessaria per una ragione: Dani Alves non aveva usato alcun prodotto contraccettivo ("non aveva il profilattico", ha dichiarato l'avvocato). Una situazione molto pesante anche per la pressione mediatica che rischia di travolgerla. Il legale è poi tornato su quella sera insistendo su due aspetti in particolare. Il primo: "La donna non aveva bevuto alcolici". Il secondo: "La sua deposizione era stata precisa, senza alcuna contraddizione". La lucidità nell'esposizione delle dichiarazioni e la dovizia di particolari resi si sono rivelati credibili per gli inquirenti alla luce del materiale probatorio raccolto ascoltando testimonianze e verificando i filmati della discoteca su quei 17 minuti durante i quali la ragazza lo implorava di smettere.

 

 

 

 

Il legale: “Non è una strategia della mia legale per avere soldi”

"Molte donne soffrono di stress post-traumatico e dimenticano i dettagli, ricordano dopo ma questo non invalida la verità – dice ancora il legale — Ma nel suo caso non è successo. Ricordava tutto dall’inizio alla fine. Ci sono personaggi pubblici che si credono al di sopra del bene e del male, che pensano che nessuno crederebbe mai a una ragazza come la mia cliente. Ma credo che in questo caso, comunque vada a finire, il carcere senza cauzione sia già esemplare”. E ancora: "C'è chi pensa che una cosa del genere rientri una strategia per avere maggiore credibilità — conclude — Ho informato la giovane su tutto quello che le spettava, sulle procedure e sul risarcimento. Ricordo bene quale fu la sua reazione… mi ha detto: Ester, ho la fortuna di avere buone condizioni di vita. Non voglio un risarcimento, voglio la prigione. Era irremovibile e questo mi ha colpito. Ho insistito spiegando che ne ha diritto perché ci sono state lesioni fisiche, e ci saranno conseguenze, danni morali. La sua risposta è stata ferma: Non voglio soldi. Lo ha ripetuto anche davanti al giudice".

 

 

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