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Dani Alves, "prima notte da incubo": cosa gli è successo in carcere

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Dani Alves ha sconvolto il mondo del calcio con la notizia del suo arresto. Dopo essere stato denunciato da una donna di 23 anni, il fuoriclasse brasiliano è finito in manette con l’accusa di violenza sessuale. I fatti risalgono a dicembre 2022, mentre la denuncia è stata depositata all’inizio del nuovo anno: il giudice ha deciso di accogliere la richiesta della Procura e ha disposto il carcere per Dani Alves. 

 

 

Stando a quanto riportano i media spagnoli, la sua prima notte in prigione è stata un incubo: d’altronde è stato deciso di non concedergli i domiciliari perché esisteva un “rischio di fuga” da parte del terzino, che alla luce della sua capacità economica, della doppia nazionalità brasiliana e spagnola e della sua residenza in Messico avrebbe potuto “svignarsela” senza grossi problemi. Una volta entrato in carcere, Dani Alves è apparso sconvolto e molto abbattuto, al punto da non riuscire quasi a proferire parola e rinunciando anche al cibo. 

 

 

Dopo il rilevamento delle impronte digitali e le foto di riconoscimento, ha trascorso la notte in un’area speciale insieme a un altro detenuto. Sono inoltre previste tutta una serie di visite, dopodiché Dani Alves non potrà fare altro che aspettare il corso degli eventi. Lui ha sempre negato tutto, ammettendo di essere stato al night dove si sarebbe verificato il fatto, ma solo per breve tempo: il problema è che si è smentito più volte perché prima ha detto di non conoscere la ragazza, poi di averla vista ma senza che accadesse nulla e infine che è stata lei a molestare lui. 

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