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Gigi Buffon, inquietante teoria sulla Juve: "Chi vuole farla fuori"

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Una nuova sentenza, che ha fatto ripiombare la Juve nell’incubo delle aule di Tribunale. Un -15 sul caso per il caso plusvalenze, che ha scosso non poco la squadra di Massimiliano Allegri, mentre i vertici bianconeri (compreso l’ex presidente Andrea Agnelli) hanno detto addio. Nel 2006, però, arrivò la sentenza più dura da accettare: la retrocessione in Serie B. Gigi Buffon rimase comunque in quella squadra, decidere di rimanere e visse anni duri, perché la risalita in Serie A era scontata ma il ritorno al vertice no. “Io dico loro di far leva sull'unico aspetto positiva della vicenda — ha detto il portiere di Carrara nelle ultime ore a La Stampa — Perché per quel che li riguarda, non hanno più nulla da perdere: tutto ciò che guadagneranno non sarà più preteso, sparisce la pressione di dover per forza andare in Champions o rimanere accanto al Napoli. È una sfumatura che alleggerisce". 

 

 

Buffon: “Sentenza Juve? È l’antipotere che vuole battere il potere”
Uomo di calcio e di sport, Buffon, che gioca con il Parma in Serie B, nell'intervista al quotidiano torinese si pone anche una domanda sul processo alla Juventus, che per la seconda volta si trova nei guai in meno di vent'anni: "Aspetto che si completino gli iter giudiziari. Ma in caso di un’altra dura condanna nello spazio di diciassette anni, considerato che la Juve viene dipinta come il potere poiché vincente, non potrei non pormi una domanda: è il potere masochista che si auto-flagella e o è l’antipotere che vuole battere il potere?". 

 

Buffon: “Napoli una sorpresa, merito di tutti lì dentro”

Il portiere ha dedicato anche un pensiero al Napoli che sta dominando il campionato, che secondo Buffon è praticamente chiuso: "È sicuramente la più grande sorpresa del campionato — la sua conclusione — ai nastri di partenza appariva depotenziato avendo perso punti di riferimento importanti, invece sono stati bravissimi. I meriti sono di tutti, incredibili quelli dell’allenatore che s’e preso la squadra sulle spalle e del ds, illuminato nella scelta di campioni a costi accessibili".

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