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Rafa Leao, dopo i fischi di San Siro col Milan finisce malissimo?

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Rafa Leao non segna più da due mesi, 10 partite, ha perso il sorriso e intanto i suoi tifosi a San Siro lo fischiano. La riassume così Il Corriere della Sera, che parla di un rinnovo troppo complicato. Rafa non ride più. Quell’allegria che rendeva unica ogni sua giocata, ogni suo dribbling, oggi è sparita. Era un marchio di fabbrica. Il tutto semplicemente per tristezza o inquietudine. O entrambe. La sensazione, netta, è che l’uscita dal tunnel sia sempre più lontana. “La sua situazione è strana” ha ammesso Stefano Pioli dopo il deludentissimo pareggio di lunedì con la Salernitana che ha rallentato la corsa Champions, “perché lo scorso anno in allenamento faceva molto meno, ma in partita rendeva di più. Ora il contrario. Dobbiamo cercarlo di più”. 

Un modulo che non lo premia. Pioli: “Il contratto non c’entra”
Se funziona Leao, funziona il Milan. Ma va detto che anche la fatica non agevola il portoghese, che se prima giocava più largo e aveva maggior spazio con il 4-2-3-1, ora con il 3-4-2-1 è costretto a muoversi nel traffico. Pioli ha difeso il portoghese dicendo dopo il pari con la Salernitana che “la questione contratto non c’entra”, anche se oramai si parla solo di quello, che è in scadenza a giugno 2024. Al tavolo della trattativa ci sono troppe persone coinvolte. L’agente Mendes, l’avvocato Dimvula, il papà Antonio: il pool di consiglieri è fin troppo folto, col risultato che alla fine cresce solo la confusione.

 

 

Leao, 80 giorni per sorridere e riprendere il futuro
E intanto anche nel pari di lunedì con la Salernitana, il pubblico di San Siro ha iniziato a fischiarlo, spaventato da un contratto che non arriva e da una fine che potrebbe essere molto simile e quella di altri tre uscenti passati: Gigio Donnarumma, Hakan Calhanoglu e Franck Kessie. Andando via, però, Leao non avrebbe la certezza di avere uno stipendio da top player. E sarebbe la scelta migliore, si chiede ancora il Corriere della Sera? Il portoghese non è più quello del 2022 ed è difficile che qualche club voglia sborsare 10 milioni per lui. Il Milan oltre i 7 non andrà, ora tocca a Rafa, che ha 80 giorni per tornare a sorridere e riprendersi il futuro.

 

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