De Ketelaere, Origi, Adli, il calo nelle prestazioni di Tomori e Kalulu e un Rafa Leao non più esplosivo come prima, tormentato dalla grana rinnovo e da distrazioni come la musica e la moda. È una stagione difficile per il Milan, con un accesso in Champions non facile da trovare e un quarto da giocare contro l’irresistibile Napoli. È secondo un’analisi de La Gazzetta dello Sport, ne risente anche il ricavo sulle stime di mercato: ad agosto, il sestetto appena citato brillava complessivamente per 287 milioni di cartellini, oggi ne vale ben 137 di meno.
De Ketelaere oggetto del mistero, nonostante le cifre folli in estate
Basta prendere come esempio De Ketelaere, sbarcato a Milanello per 35 milioni complessivi (32 più 3 di bonus) e scivolato ai circa 20 della valutazione attuale. Una caduta libera che marchia di riflesso tutto l’ultimo mercato rossonero, anche perché l’investimento fatto per Cdk rappresenta l’80 per cento della spesa totale per i giocatori acquistati da Maldini e Massara in estate. Per il giovane belga d.t. e d.s. si sono spinti a cifre mai toccate durante la loro gestione (Leao nel 2019 era costato 28 milioni, Tomori 29 nel 2021) e il “saldo” tra spesa e resa finora è fallimentare: mai decisivo, mai a segno e sempre più intristito, De Ketelaere è il manifesto di una campagna acquisti profondamente deludente.
Tomori-Kalulu non più “muri”: che calo del valore
Per Adli e Origi, altri due grandi flop del mercato che potrebbero salutare a fine stagione. Le comparsate del trequartista francese, schierato titolare una sola volta, a ottobre contro il Verona, ne hanno dimezzato il valore (da 10 a 5 milioni), il rendimento impalpabile del belga ex Liverpool renderebbero difficile la vita al Milan anche in caso di cessione a giugno. Per non parlare del punto di forza del Milan da Scudetto, ovvero la difesa quasi imperforabile: questa estate Tomori era un difensore da almeno 50 milioni, Kalulu ne valeva una 30ina. Il Diavolo indifeso che a Udine ha ripreso a imbarcare gol soffre anche per il calo clamoroso dei suoi due centrali, che oggi viaggiano su stime decisamente più “umane”: 30 milioni per l’inglese — tornato al prezzo di partenza, quello al quale il Milan lo aveva acquistato dal Chelsea — e 20 per il francese.