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Juventus, indiscrezioni su Allegri: "Mer***! Contro dei morti!", gli insulti ai suoi

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“Siete delle m… Ma come si fa a perdere con una squadra di morti? Dobbiamo arrivare davanti in campionato, non devono andare in Champions”. Avrebbe così detto Massimiliano Allegri al termine della partita contro l’Inter, che ha determinato l’eliminazione della sua Juventus dopo la semifinale di ritorno di Coppa Italia. A Roma, ci sarà l’Inter di Simone Inzaghi, che se la vedrà con la Fiorentina di mister Vincenzo Italiano. Il livornese non si sarebbe solo scagliato contro i dirigenti nerazzurri Giuseppe Marotta e Dario Baccin, ma anche con i suoi giocatori: “Fatto sta, che ‘emme…’” è una parola che va di moda nelle stanze bianconere ed è arrivata nello spogliatoio con la squadra messa al muro da Allegri nella pancia del Meazza. Uno sfogo senza precedenti, ripreso da Il Giornale, figlio probabilmente della sensazione di essersi sentito “tradito” dai giocatori nel match di San Siro.

 

 

“Una partita ‘non giocata’ come spia”
“Una partita ‘non giocata’ che può essere la spia di un gruppo che non segue più l’allenatore. Stanco di un gioco in perenne attesa, ma anche probabilmente convinto che quella tattica fosse suicida. Fuori Gatti e Danilo, i migliori difensori del momento, Milik in panchina, Fagioli scomparso dai radar dopo le lacrime di Reggio Emilia. Un pensiero che sembra unire vecchi e giovani”, è scritto nell’articolo de Il Giornale

 

 

“Lo zoccolo duro non crede più in Allegri”
Il quotidiano poi aggiunge: “Lo zoccolo duro non crede più ciecamente in Allegri, così come le nuove leve lanciate a targhe alterne, un mese sì e l’altro no: il primo fu Miretti, indispensabile fino al rigore provocato contro il Benfica in Champions e tornato in auge solo mesi dopo. Per non sbagliare Max ha ribaltato tutti — è scritto ancora nell’articolo — La discussione sarebbe stata a un passo dal degenerare. C’è chi ha provato a rispondere, tra questi Milik. E prima Bonucci aveva polemizzato per il suo cambio affrettato”.

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