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Spalletti, in Nazionale salta la prima testa: nome pesantissimo

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A due giorni dalle prime convocazioni di Luciano Spalletti come ct dell'Italia, in Nazionale rotolano già le prime teste. E' il frutto del nuovo corso inaugurato giocoforza dalla Figc, che ha dovuto puntare sull'ex allenatore del Napoli fresco di scudetto dopo l'addio a sorpresa di Roberto Mancini alla panchina azzurra. 

Mentre il tecnico jesino è volato in Arabia Saudita, convinto da un contratto monstre di 30 milioni di euro a stagione per 4 anni, Spalletti si prepara alle sue prime due gare contro Macedonia del Nord (che buttò fuori dal Mondiale in Qatar l'Italia del Mancio poco più di un anno fa) il 9 settembre a Skopje e il 12 a Milano contro l'Ucraina mettendo a punto il suo staff che lo accompagnerà dentro e fuori da Coverciano. 

 

 

 

Una nota della stessa Federcalcio ha ufficializzato le nomine: Marco Domenichini sarà il vice del commissario tecnico, Daniele Baldini l'assistente tecnico, Salvatore Russo come collaboratore del Mago di Certaldo. Come preparatori atletici ecco Francesco Sinatti, anche lui proveniente da Napoli (dove era arrivato seguendo Maurizio Sarri da Empoli) e Franco Ferrini (accanto a Spalletti dai tempi dell'Inter), mentre Marco Savorani sarà il preparatore dei portieri (lo sarà anche della Fiorentina, accanto a Vincenzo Italiano). Le convocazioni dipenderanno anche dalle relazioni degli osservatori di "Lucio", Alessandro Pane, Giorgio Venturin e Marco Scarpa, mentre Renato Baldi e Marco Mannucci avranno il ruolo di match analyst.

 

 

 

Assente invece Andrea Barzagli: l'ex difensore della Juventus, uno dei componenti della mitica BBC con Bonucci e Chiellini, era stato nominato team manager pochi giorni prima delle dimissioni di Mancini, tanto da indurre molti retroscenisti a legare l'addio del tecnico proprio alle scelte non concordate e imposte dalla Figc, come quella di Gigi Buffon come capo-delegazione (lui, invece, è stato confermato da Spalletti). Non ci sarà più invece Lele Oriali: lo storico team manager già accanto a Conte, Ventura e Mancini non ha ancora deciso se seguire ques'ultimo in Arabia, ma di sicuro non fa più parte del gruppo azzurro.

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