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Luciano Spalletti, come in guerra a Coverciano: arrivano i droni

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Alla fine quel rigore al 93’ dell’Ucraina non è arrivato. L’Italia ha potuto respirare e si è qualificata per i prossimi Europei, anche se scivolata in quarta fascia (dopo la vittoria di martedì della Croazia) e a rischio dunque di stare in un girone di ferro. Tolto il peso del rischio di una mancata qualificazione come per gli ultimi due Mondiali di Russia e Qatar, Spalletti ha subito illustrato il suo programma da qui a marzo: incontri a cena e lezioni tattiche via app con gli azzurri, nonché l’allestimento delle nuove tecnologie a Coverciano, dove entrerà in funzione il drone per filmare gli allenamenti. Così è riportato in un approfondimento su La Repubblica. 

Coverciano sempre più tecnologia: Spalletti e l’uso dei droni
Nel mentre, scampati i playoff del 21 e 26 marzo, la Nazionale si concentrerà su due amichevoli. E in attesa di capire quale sarà il centro del ritiro azzurro, Spalletti nel frattempo ha adattato Coverciano alle esigenze della sua Nazionale, ottenendo un’app con sistema televisivo a circuito chiuso nelle camere dei giocatori. La funzione è di tenere costantemente collegata la squadra, attraverso il cellulare o il tablet, anche quando gli azzurri sono nei loro club. Mentre sui droni, il metodo, perfezionato dalla scuola tedesca di Nagelsmann e con Sarri tra i primi a usarlo in Italia, permetterà di mostrare nitidamente ai calciatori schemi, movimenti ed errori da correggere, talvolta anche nella postura. Il pilota di drone è ormai integrato negli staff e il caso vuole che tra i protagonisti dell’Europeo, come c.t. della Slovacchia, ci sia un fautore di questo sistema: Francesco Calzona, vice di Sarri già all’Empoli e dello stesso Spalletti al Napoli.

 

 

Nazionale, gli intoccabile: da Donnarumma a Chiesa. Da perfezionare a maturità tecnica e tattica
Proprio Calzona sarà uno tra i cinque c.t. italiani, con Montella (Turchia), Tedesco (Belgio), Rossi (Ungheria) e Spalletti, che ha il compito prioritario di scremare la rosa (“Dobbiamo diventare il più possibile simili a un club”) per ridurla ai 23 eletti. Se Donnarumma, Di Lorenzo, Acerbi, Dimarco, Barella, Jorginho e Chiesa sembrano intoccabili, per il resto la concorrenza è apertissima. In attacco ai Raspadori, Scamacca e Kean vanno aggiunti Immobile e Retegui. II primo successo di Spalletti, quello riguardante la disciplina di gruppo, è stato raggiunto in soli tre mesi, la maturità tecnica e tattica va perfezionata da qui a giugno.

 

 

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