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Adriano Panatta, la profezia fa calare il gelo in Rai: "Solo un cataclisma"

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Certo, ovvio, la super-star risponde al nome di Jannik Sinner. Ma nei giorni del trionfo dell'Italia e in Coppa Davis e, in precedenza, nei giorni della cavalcata dell'altoatesino agli Atp Finals di Torino, dove è caduto soltanto nella finalissima contro Novak Djokovic, è tornato prepotentemente alla ribalta anche Adriano Panatta.

Già, l'ex tennista, che come Sinner arrivò al numero 4 della classifica mondiale, è una presenza fissa in tv: pungente, arguto, disinvolto e interessante. Magnetico, insomma. E anche un poco profetico e "spericolato". Già, si consideri per esempio quanto aveva detto a ridosso della finalissima di Coppa Davis tra Italia e Australia.

"Ma Jannik è due categorie al di sopra Alex de Minaur", aveva esordito Panatta nell'immediato pre-partita dopo la vittoria di Arnaldi. E ancora: "Per perdere dovrebbe giocare tre categorie al di sotto del suo tennis... non è possibile. E poi Jannik è in piena forma... è giovane e ha 22 anni, non penso proprio sia stanco per il doppio (quello contro la Serbia, ndr). Insomma, dovrebbe succedere solo un cataclisma", aveva tagliato corto un fiduciosissimo Panatta. E bisogna dargliene atto: ci aveva azzeccato in pieno.

 

Ma va anche detto che queste parole furono accolte nello studio Rai da un silenzio assordante: bocche cucite, musi lunghi e quel timore che una frase del genere potesse ritorcersi contro la stessa Rai e Panatta. Tutto il contrario: il mitico Adriano, come detto, è diventato anche profeta. Dunque, a profezia si aggiunge profezia. Nel post-partita, in pieno tripudio-Davis, ecco che Panatta riferendosi a Sinner he Novak Djokovic ha aggiunto: "Se lo batterà ancora 2 o 3 volte nel 2024, diventerà il suo incubo e lo porterà a smettere. La storia insegna e si ripete... Borg ha smesso con l’arrivo di McEnroe, McEnroe si è ritirato quando è arrivato Becker". Ci avrà visto lungo anche sul ritiro di Nole?

 

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