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Jannik Sinner, il "re del tennis" cambia il quadro: "Un problema, cosa gli manca"

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L'uomo del momento è Jannik Sinner, il tennista italiano numero 4 al mondo, reduce dalla vittoria in Coppa Davis dove ha trascinato l'Italia, dalle due partite vinte con Novak Djokovic e dalla finale degli Atp Finals di Torino, persa proprio con Nole.

E sull'altoatesino, intervistato da TuttoSport, dice la sua Ivan Ljubicic, ex coach di Roger Federer, il quale premette: "Jannik non è come Carlos Alcaraz, passato da 40 a 1, ha bisogno dei suoi passi. Penso che quanto ha fatto negli ultimi due mesi, la conferma del lavoro incessante, lo abbiano avvicinato all'obiettivo". Insomma, Sinner e lo spagnolo Alcaraz sono due atleti diversi, con un percorso differente.

Ma secondo Ljubicic, Jannik ora non ha niente da imparare: "Aveva bisogno di certe esperienze per sentirsi a suo agio nel percorso. A fine 2022 avevo detto di essere dispiaciuto che Jannik non avesse giocato partite importante contro i big. Ora non ha più niente da imparare. Ha un atteggiamento perfetto in campo e fuori, nelle interviste non ha timore a parlare dei suoi limiti e di altro", sottolinea.

 

Adesso è soltanto una questione di esperienza, sottolinea l'ex coach di king Roger; "Credo che possa vincere prima le Finals, però aver conquistato la Davis gli permette di entrare in campo in Australia con una speranza concreta. E ha battuto tutti i top-10. Piuttosto, lo vedremo alla gestione degli Slam: quando hai un giorno se avverti la pressione, se pensi tanto e lui è molto riflessivo, puoi avere qualche problema in più. Ecco, gli manca una finale già giocata", conclude Ljubicic. Già, perché la vittoria alla prima finale di uno Slam, con tutta la tensione che una partita del genere può determinare, non è affatto cosa semplice.

 

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