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Stefano Pioli "esonerato"? Doppio terremoto-Milan: la seconda testa che salta

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Un avviso di sfratto per due. Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan, salutato con entusiasmo dal patron di RedBird e proprietario Gerry Cardinale e da tanti tifosi rossoneri sui social, delusi per l'andamento di questa stagione, porterà con sé effetti pesantissimi sia dal punto di vista tecnico sia dirigenziale. 

Molti hanno letto l'accordo con l'ex bomber svedese, che ha appeso le scarpette al chiodo la scorsa estate a 42 anni, come l'antipasto dell'esonero del mister Stefano Pioli, che mercoledì sera a Newcastle si giocherà le residue chance di rimanere a Milanello perlomeno fino all'anno nuovo. La sconfitta di Bergamo, soprattutto per come è maturata, sembra confermare che la squadra, molle, incerta, quasi distratta non segua più in pieno l'allenatore di Parma.

Ibra, che torna con un ruolo non ancora ben identificato a metà tra il business extra-campo e quello da "motivatore" dentro lo spogliatoio, come minimo potrebbe essere letto come un "depotenziatore" dell'autorità e dell'autorevolezza sempre più in crisi del mister davanti ai giocatori. "Non è un mistero che Ignazio Abate, allenatore della Primavera, sia il migliore amico di Ibra", la butta lì Dagospia accennando al possibile sostituto in corsa di Pioli.

Ma c'è di più spiega, un report di Dagospia. A venire esonerato, magari non subito come rischia Pioli ma nel giugno 2024, sarà con ogni probabilità anche Giorgio Furlani, il manager per far posto al quale Cardinale ha licenziato su due piedi Paolo Maldini. A Furlani iniziano a venire addebitate le colpe di un mercato estivo importante, ma che ha lasciato dei buchi evidenti nella rosa (a cominciare dall'alternativa a Giroud), e soprattutto la decisione di dare maggiori poteri proprio a Pioli. Una scelta critica dallo stesso Maldini, nell'intervista esplosiva di qualche giorno fa su Repubblica.

"A giugno i due (Pioli e Furlani, ndr) lasceranno Milanello e Casa Milan - suggerisce Dagospia -. Ma probabilmente non sarà l'unico cambiamento". Possibile anche un nuovo ingresso in società da parte di Investcorp Capital e Pif. Cardinale, scrive Dago, "ha aperto trattative per estinguere in anticipo il prestito da 600 milioni ricevuto da Elliott al momento di acquisire il Milan, e il closing è atteso in primavera".
 

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