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Bologna da Champions, Ferguson piega l'Atalanta

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Cambia il protagonista assoluto, Ferguson al posto del gioiellino Zirkzee, ma il Bologna si conferma una sorpresa da Champions League. Al Dall'Ara firma la sesta vittoria consecutiva piegando nel finale la resistenza dell'Atalanta grazie ad una rete del 24enne centrocampista scozzese e si riprende il quarto posto in solitaria. 

Ancora una volta la squadra di Thiago Motta, che in settimana ha eliminato l'Inter in Coppa Italia vincendo 2-1 in rimonta ai supplementari a Milano, si conferma un muro in difesa tenendo imbattuta la propria porta casalinga nella quale gli avversari non segnano dall'ottobre scorso. Neanche la Dea della stella Muriel, entrato a metà del secondo tempo, è riuscita a scardinare la porta dei rossoblù, guidati magistralmente da un tecnico che sta battendo in sequenza tutti i suoi maestri. Dopo Mourinho ora Gasperini

 

 

 

La corsa a fine gara sotto la curva per raccogliere l'abbraccio della tifoseria è l'immagine limpida di una serata prenatalizia piena di sorrisi e soddisfazioni. Questo Bologna non intende affatto rallentare la sua corsa trascinata da uno Zirkee comunque fondamentale, vero regista della squadra con le sue giocate illuminanti. Per l'Atalanta una brusca frenata invece dopo le due vittorie sul Milan e la Salernitana che l'avevano riportata a ridosso della zona che vale un posto in Europa. Muriel, l'uomo del momento in casa Atalanta parte dalla panchina. Gasperini schiera il tandem formato da Lookman e De Ketelaere in avanti con Koopmeiners a supporto mentre a centrocampo è Hateboer a prendere il posto di Zappacosta sulla destra con Ruggeri a sinistra. In casa rossoblù Motta si affida ai titolarissimi con Zirkee al centro dell'attacco e Ndoye e Saelemakers sugli esterni. In panchina il recuperato Orsolini. 

 

 

 

Avvio a ritmi bassi con squadra molte corte, tanta tattica a centrocampo e poche conclusioni. L'occasione più limpida della prima frazione capita sui piedi di Ederson che viene chiuso da una uscita di Skorupski. Ma da segnalare le due conclusioni nel finale di Lookman (dopo uno splendido appoggio in contropiede di De Ketelaere) che davanti al portiere calcia a lato, e di Koopmeiners che di testa manda alto. E' un Bologna che palleggia ma è troppo lezioso, poco aggressivo e pungente che deve fare a meno al 45' di Ndoye infortunato, sostituito dallo svizzero Urbanski. Nella ripresa è l'Atalanta a giocare più palloni lasciando qualche iniziativa in più ai padroni di casa che si presentano con Fabbian al posto di Moro. Ma il match fatica a decollare. Al 54' De Ketelaere da fuori area, su altra azione di contropiede, scarica un sinistro dal limite dell'area respinto dal portiere del Bologna. Le squadre restano compatte, sanno difendere e aggredire e servono dei colpi da campioni per sbloccare la sfida. Al 63' il Bologan confeziona con Zirkee, vero regista dei felsinei, un'azione splendida che non viene ottimizzata da Fabbian che solo davanti a Carnesecchi manda alto da ottima posizione. Si è corso molto e i tecnici si affidano così alla panchina: nell'Atalanta dentro Muriel e Zappacosta al posto di De Ketelaere e Ruggeri, poi spazio per Pasalic e Scamacca (fuori Kolasinac e Lookman), il Bologna risponde con l'acclamato Orsolini al posto di Saelemakers. Nel finale il Bologna prova a spingere e trova la rete con Ferguson che fa impazzire di gioia il Dall'Ara. Su angolo proprio di Orsolini il centrocampista scozzese anticipa tutti e di testa batte Carnesecchi sul secondo palo. Il Bologna sogna in grande e si stropiccia gli occhi. 

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