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Stefano Pioli affondato anche da Matteo Salvini: "Mamma mia..."

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La parabola di Stefano Pioli sulla panchina del Milan sembra davvero vicina alla fine. Sabato 30 dicembre i rossoneri torneranno in campo, a San Siro contro il Sassuolo: se non arrivassero i tre punti, il club potrebbe davvero decidere di cambiare. Anzi, secondo alcuni bookmakers potrebbe cambiare in ogni caso: il Milan starebbe prendendo solo tempo per definire nei dettagli la successione.

Ed in questo contesto si fanno i nomi di Antonio Conte e Roberto De Zerbi, due mister di primissimo livello che, però, arriverebbero soltanto all'inizio della prossima stagione. Per l'eventuale interregno, la situazione deve essere ancora definita. Per certo, Pioli ora ha perso il sostegno di una grossa fetta della tifoseria: pesa anche il numero-record di infortuni, imputato alla preparazione atletica e alle decisioni dello staff del mister.

Insomma, un periodaccio per Pioli. Al quale, ora, si aggiungono anche le cannonate di Matteo Salvini, milanista doc che non ha mai nascosto quel che pensa, nel bene e nel male, della sua squadra e di chi la allena. Il leghista e vicepremier era oggi, mercoledì 27 dicembre, in visita a Cagliari. Non solo politica, insomma. Il ministro delle Infrastrutture, infatti, non ha nascosto la sua delusione per la stagione del Milan.

 

Dunque, a margine delle interviste che hanno seguito il sopralluogo alla caserma dei Carabinieri di San Bartolomeo, ecco che si è lasciato andare a uno sfogo che sapeva molto di sconforto: "Mamma mia come giochiamo male. Giocare male e vincere (come la Juve, ndr) mi darebbe fastidio, ma giocare male e perdere... Devo dire che invece il Cagliari gioca bene, chapeau. Claudio Ranieri è un grande. Prossimo allenatore della Nazionale? Non fatemi litigare con Gabriele Gravina...", ha concluso sornione Salvini. Insomma, un'altra sonora bocciatura per uno Stefano Pioli sempre più all'angolo.

 

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