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Milan-Atalanta, "grazie ragazzi": la frase dell'arbitro Di Bello scatena il caos

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L’arbitraggio di Marco Di Bello in Milan-Atalanta di Coppa Italia ha creato più di una polemica. Alla fine ha la Dea ha avuto la meglio per 2-1 sui rossoneri, che lamentano il rigore concesso ai rivali su Miranchuk e il braccio di Holm nel finale di match. Ma i tifosi rossoneri sono rimasti infuriati con l’arbitro sui social anche per il presunto labiale pronunciato dopo non aver concesso penalty e aver fischiato la fine. In molti utenti infatti hanno condiviso sui social il primo piano dell'arbitro dopo il fischio finale, sostenendo che dal labiale quest'ultimo, rivolto ai calciatori del Milan, fosse uscito un: "Andate a casa”.

Di Bello accusato, ma nel labiale ringrazia la squadra arbitrale: “Grazie ragazzi”
Indignazione comprensibile qualora fosse reale, ma non sembra che Di Bello abbia pronunciato quelle parole. Il 42enne pugliese infatti non si stava rivolgendo ai calciatori in campo bensì ad assistenti, quarto uomo, Var e Avar collegati in radio.

 

E inoltre non sono quelle riportate nei post sui social le parole pronunciate dall'arbitro brindisino. Subito dopo aver ricevuto l'ultimo responso dal Var riguardo ad un possibile rigore per il Milan per un tocco di braccio in area di Holm, e aver emesso il triplice fischio mettendo fine all'incontro, Di Bello ha difatti voluto ringraziare il resto della squadra arbitrale: "Grazie ragazzi!”. Queste sono le vere parole pronunciate dal direttore di gara che, a causa di un'erronea lettura del labiale, hanno generato una fake news divenuta virale sui social network. Alla fine così la Dea è riuscita ad avere la meglio sul Milan per 2-1, potendo così accedere alle semifinali contro la Fiorentina.

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