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Mancini a Che tempo che fa, "in Nazionale altri 10 anni"

Roberto Tortora
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Non solo Papa Francesco, l’ultima puntata di Che Tempo Che Fa sul Nove ha avuto ospiti illustrissimi e tra questi c’è anche Roberto Mancini, attualmente ct dell’Arabia Saudita, ma, fino all’estate scorsa, selezionatore della Nazionale italiana, con cui ha conquistato Euro 2020 battendo in finale l’Inghilterra a Wembley.

Un’impresa storica e che, per questo, ha lasciato maggior amaro in bocca nel momento in cu il Mancio ha girato la faccia agli azzurri, sposando la “remunerativa” causa araba. Mancini è stato ospite di Fabio Fazio a otto giorni dal primo anniversario della scomparsa di Gianluca Vialli, un amico fratello che l’allenatore ha voluto ricordare: “Con Gianluca abbiamo vissuto anni bellissimi insieme quando eravamo giovani. Abbiamo giocato e abbiamo vinto. Lo sento sempre qua con me, è come se non se ne fosse mai andato. Per me lui è ancora qua. Abbiamo sorriso tanto, ci siamo divertiti tanto. I nostri anni migliori”.

 

 

 

L’immagine iconica è l’abbraccio tra Vialli e Mancini sul prato di Wembley, nel momento della vittoria azzurra all’europeo, il ct la commenta con gli occhi lucidi: “È stato il destino che ci ha riportati lì 30 anni dopo, un momento unico in cui insieme abbiamo pianto di nuovo»”. Allora perché dimettersi e interrompere quel sogno azzurro? Fabio Fazio gli chiede se si rimprovera qualcosa: “No, a me è dispiaciuto tantissimo, perché stavo benissimo, avrei continuato altri 10 anni. In Arabia mi trovo bene, c’è da lavorare duro”.

 

 

 

Mancini ha presentato il libro postumo di Gianluca Vialli, Le cose importanti e ha raccontato il suo primo incontro con l’amico di Cremona: “L’incontro avvenne su un treno per Coverciano. Gli dissi di venire alla Samp, perché eravamo una squadra giovane con un grande presidente. La Sampdoria è la squadra dove il Mancio ha passato quasi tutta la sua carriera: “Ed è lì che sogno di tornare, perché ci sono stato 15 anni”.

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