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Maignan, Salvini durissimo: "Non colpevolizziamo Udine per pochi idioti"

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I cori e le espressioni razziste rivolte ieri sera all'indirizzo del portiere del Milan Mike Maignan sono "vergognosi e spero che il 2024 porti una nuova cultura e un nuovo spirito sportivo negli stadi". Parola di Matteo Salvini, vicepremier, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, leader della Lega nonché tifoso milanista felice per l'insperata vittoria dei rossoneri in casa dell'Udinese.

Una serata rovinata dai vergognosi cori razzisti di una piccola parte della curva friulana sul risultato di 1-0 per gli ospiti, con Maignan che dopo essersi lamentato con l'arbitro ha deciso di rientrare negli spogliatoi in segno di protesta. La partita, sospesa per qualche minuto, è poi ripresa ed è terminata 3-2 per il Diavolo con gol decisivo di Okafor in pieno recupero.

 

 

 

"Spero che chi di competenza intervenga - spiega Salvini a margine di una visita al Viola Park, centro sportivo della Fiorentina, a Bagno a Ripoli -, ho visto la società dell'Udinese è già intervenuta con parole chiare, penso non si possa colpevolizzare intere città o società per pochi idioti. Conto che si dibatta solo di eventi sportivi". "Ieri poi abbiamo incredibilmente vinto a Udine, diciamo che questi scemi ci hanno portato fortuna. Maignan ha tutta la mia solidarietà da sportivo, tifoso, da italiano e da persona civile".

 

 

 

A chiede un aiuto del governo sulla lotta al razzismo negli stadi c'è Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori. "Sono stufo di questi continui episodi. Non è più concepibile che queste cose accadano con questa frequenza. E' una cosa gravissima e inaccettabile che gli insulti razzisti che ricevono i calciatori su tutti i campi abbiano superato quasi la metà degli insulti che ricevono in generale, come dimostra il report 'Calciatori sotto Tiro' presentato l'anno scorso a Roma".

Il presidente dell'Assocalciatori fa sentire la voce del sindacato: "Se può esserci un aspetto positivo in quanto accaduto a Udine - afferma Calcagno - è che tra l'arbitro Maresca, il portiere Maignan e i calciatori del Milan ci sia stata una grande collaborazione che ha portato alla sospensione giusta della partita. Le norme prevedono che la partita possa essere sospesa con l'autorità di pubblica sicurezza e più di quello che si è fatto a norme vigenti non si può fare. Ma cosa si può fare perché tutto questo non accada più? Il messaggio che vorrei mandare è che il mondo del calcio non può da solo risolvere la questione, purtroppo questo è lo specchio della società e gli stadi non devono diventare il luogo adatto a questo tipo di fatti. Abbiamo bisogno dello Stato e del Governo". 

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