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Adriano Panatta terremota l'Italia del tennis: "Sinner? Non vedo come possa accadere"

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Ora l'attesa per la finalissima di domenica è spasmodica: Jannik Sinner se la vedrà all'ultimo atto degli Australian Open contro Daniil Medvedev, il russo contro cui è in striscia positiva. Medvedev infatti ha rimontato uno svantaggio di due set nell'altra semifinale contro il tedesco Alexander Zverev, che ha letteralmente gettato alle ortiche l'occasione della vita.

Tant'è, occhi puntati sul campione altoatesino, che ha liquidato Novak Djokovic in quattro set, dopo avere avuto l'opportunità di vincere addirittura in tre partite (il serbo, numero 1 al mondo, ha infatti annullato un match point). Insomma, Sinner in un momento di forma e forza mentale celestiale: semplicemente perfetto, inarrivabile. Inutile nascondersi, il favorito - sulla carta - nella finalissima contro Medvedev è proprio lui.

E a tal proposito ecco che anche Adriano Panatta, in barba alla scaramanzia, mostra di avere ben pochi dubbi. L'eroe della Coppa Davis del 1976, che già aveva dato Jannik per favorito su Djokovic alla vigilia del match, torna a parlare. E parla ovviamente dell'ultimo atto, della prima finale a uno Slam dell'atleta di San Candido. "Mi sono svegliato alle 4.30 per vedere questo match e devo dire che, specialmente nei primi due set, ho visto un tennis che non avevo mai più visto nella mia lunga vita", ha premesso spendendo parole al miele su Sinner, parole cariche di stima. 

Già, perché la superiorità di Jannick ha stupito un po' tutti: un tennis di qualità altissima, una partita che di fatto non ha avuto storia. Contro Novak Djokovic, contro la leggenda, contro il più forte di tutti (fino a oggi?). "I primi due set vinti per 6-1, 6-2 sono un qualcosa di pazzesco se pensate che si sta parlando di una partita contro il numero uno al mondo e uno dei tennisti più vincenti della storia di questo sport", ha aggiunto Panatta interpellato su Rai News. "Non ha mai mollato mentalmente, è così che si vincono le partite più importanti".

Ma Panatta ha ancora molto da aggiungere: "Sinner ormai è il più forte di tutti, più forte anche di Djokovic", rimarca parlando direttamente dal salotto della sua casa, in collegamento. "È un predestinato a diventare un campionissimo per i tanti anni a venire". Per Panatta il passaggio di consegne Djokovic-Sinner sarebbe già avvenuto nel corso della partita di Copa Davis. E la finalissima? "Non vedo davvero come possa perdere questa finale il nostro campione. Ne sono certo: sarà la sua prima vittoria in un grande Slam". La prima di molti altri", conclude Adriano Panatta facendosi beffa della scaramanzia (forse un po' troppo?).

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