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Jannik Sinner, la testimonianza che spiega tutto: "Aveva 14 anni, eravamo all'Elba..."

Roberto Tortora
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Ora che Jannik Sinner ha ottenuto il suo primo successo in uno Slam, si ripercorre a ritroso la sua giovane, ma già brillante carriera e si risale fino al febbraio 2019, quando a Bergamo l’altoatesino conquistò il suo primo Challenger contro Roberto Marcora, il suo avversario di allora.

Proprio a Marcora è stato chiesto di ricordare l’adolescente con le lentiggini e i capelli rossi, già capace di sollevare un trofeo a 17 anni e 6 mesi, nonostante fosse stato ammesso al torneo con una wild card. “Speravo che l'emozione della prima volta giocasse brutti scherzi a Jannik – commenta Marcora - e magari sentisse un po’ di pressione, invece non c'è stata storia. Fin dai primi game ha impostato il suo gioco molto aggressivo, velocità di crociera molto più alta di qualsiasi altro giocatore che avevo incontrato. Io in apnea, lui con le idee chiarissime: finì 6-3 6-1. Ancor più della tecnica, mi colpirono la sua maturità e la gestione dei momenti. Ci siamo accorti di vivere un giorno speciale”. 

 

 

 

Poi, viene fuori la rivelazione di Marcora: “Lo conobbi quando aveva 14 anni, all’Isola d’Elba dove ero andato ad allenarmi con il mio coach, Uros Vico, per preparare la trasferta americana sul cemento. Riccardo Piatti un giorno mi dice: ‘Vieni oggi pomeriggio, ti faccio palleggiare con un ragazzino che tra qualche anno te ne farà far pochi’. Era Sinneri e a fine 2019, poi, me lo trovai di fronte al secondo turno del Challenger di Ortisei, praticamente casa sua. In pochi mesi Jannik era già entrato tra i primi 100 del mondo, ulteriormente cresciuto anche sul piano della consapevolezza. E fu un’altra sconfitta netta per me”.

 

 

 

Potrà diventare il numero uno al mondo Sinner? Marcora non ha dubbi: “Ne sono praticamente certo e lo avrei detto anche se non avesse trionfato in Australia. Come già accaduto a Federer e Nadal, pure Djokovic deve fare i conti con l’età e in questo momento non vedo in circolazione tennisti sopra Jannik, per me più forte anche di Alcaraz. Per il trono è solo questione di tempo”.

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