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Sinner a Rotterdam, Bertolucci: "Da oggi deve saperlo"

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Dopo gli elogi, più che meritati, si torna al lavoro. Jannik Sinner scende nuovamente in campo e, dopo Melbourne, per ripartire sceglie l’Olanda e l’ATP 500 di Rotterdam per cominciare la sua scalata al terzo posto del ranking.

Attualmente c’è Medvedev, proprio l’avversario sconfitto in finale in Australia. Il tennista azzurro sarà testa di serie numero 1 in un torneo che lo vedrà al debutto mercoledì, con l’attenzione mediatica tutta su di lui. Chi ne ha seguito e ne segue da sempre le gesta è Paolo Bertolucci che, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, prova a dargli buoni consigli da padre di famiglia: “Adesso per lui diventa importante l’aspetto psicologico, perché i riflettori saranno sempre puntati su di lui. Non è solo uno dei più forti, è il più forte. Se in Australia doveva dimostrare di saper reggere i cinque set, ora deve dimostrare di saper reggere la pressione del favorito. E dovrà mettere in conto che tutti i suoi rivali giocheranno alla morte contro di lui, per mettere una tacca importante sulla loro racchetta”.

 

 

 

Lo status del big Sinner lo sta già dimostrando cominciando a selezionare le sue battaglie e Bertolucci glielo riconosce: “Ora che è diventato un big, fa bene a scegliere i tornei più importanti. È finito il tampo in cui giocava per fare esperienza e classifica. Jannik ha le spalle grosse per mettersi in gioco nelle grandi occasioni. Ha fatto la sosta giusta dopo gli Australian Open, breve, ma necessario momento di riposo per allenarsi senza intoppi. In questa fase, per riprendere al top bisogna essere in forma ed evitare i piccoli infortuni che rischiano di farti cominciare tutto daccapo”.

 

 

 

Questa settimana ritorna in campo anche Carlos Alcaraz, che dagli Open australiani ha ricavato solo rimpianto e ora si cimenterà nell’ATP 250 di Buenos Aires, sulla terra rossa, dove lo spagnolo ha già trionfato nella scorsa edizione. Per Medvedev, infine, ancora riposo e ritorno all’agonismo il 20 febbraio, in occasione del Qatar Open di Doha, un altro 250, un approccio morbido a una stagione che sarà per lui molto difficile.

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