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Luca Nardi, rumors dopo l'impresa con Djokovic: "Tutto nasce da una pesante sconfitta"

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Un’impresa da urlo, quella del 20enne pesarese Luca Nardi contro Nole Djokovic agli ottavi dei Masters 1000 di Indian Wells: è diventato il primo lucky loser della storia (sfruttando il ritiro di Etcheverry) capace di battere il suo idolo Novak Djokovic. Che ora se la vedrà contro il numero 17 al mondo, lo statunitense Paul, e sogna in grande. Che avesse doti importanti per la racchetta lo si è capito già a 14 anni quando è diventato il più giovane di sempre a conquistare punti Atp. E al Corriere Adriatico, tempo fa, commentò che “non me l’aspettavo ma quando ho visto che potevo starci ho cominciato a crederci partita dopo partita. Il sogno? Partecipare al Wimbledon e vincere un torneo del Grande Slam”.

Nardi ha debuttato nel professionismo nel 2018, dopo aver vinto il prestigioso torneo giovanile Les Petit AS, sia in singolare che in doppio, battendo anche Rune. Qui è iniziato un lungo peregrinaggio, tra tornei ITF e Challenger, con tanti successi all’attivo. Nel maggio 2022 la gioia della partecipazione agli Internazionali d’Italia, che ha dato il la all’inizio della sua avventura nel circuito Atp. Nell’ottobre 2022 la prima vittoria nel circuito maggiore ad Astana contro Shevhcenko. Quindi insieme al coach Galimberti, nel 2023, sono arrivate la 4a e la 5a vittoria in un Challenger, ma anche la pesante sconfitta nel Masters 1000 di Montecarlo al secondo turno contro Musetti con un doppio 6-0. Per arrivare all’exploit dopo un inizio di stagione con la mancata qualificazione agli Australian Open e la finale persa al Challenger di Chennai. Ora il trionfo contro Nole a Indian Wells.

 

 

E se LeBron è stato uno dei suoi idoli sportivi, Djokovic è senza dubbio il suo punto di riferimento nel tennis, come confermato alla vigilia della sfida all'Atp: "Penso che sia una delle migliori esperienze che un ragazzo possa vivere, soprattutto per un giovane come me — ha commentato dopo la vittoria — Sì, ho una foto di Djokovic nella mia stanza, quindi potete immaginare per me quanto tutto questo possa essere emozionante. Mi piace come Novak riesce a muoversi in campo. È un giocatore molto dinamico ed elastico. Adoro la sua mentalità, l’essere sempre duro e cercare di restare concentrato e non lasciare che l’avversario veda come si sente o cosa pensa". E nel calcio ha una precisa squadra del cuore: il Napoli.

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