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Inter fuori dalla Champions: l'Atletico Madrid vince ai rigori

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Una beffa atroce al Wanda Metropolitano. L'Inter perde ai rigori contro l'Atletico Madrid ed esce dalla Champions League. Verdetto amarissimo in terra spagnola per i nerazzurri di Simone Inzaghi, autori fin qui di una stagione quasi perfetta e indicati da tutti come i veri avversari del Manchester City, ancora una volta, per la vittoria finale della Coppa. A mandare tutti ai supplementari, visto l'1-0 dell'andata, un guizzo di Depay all'87' per il 2-1 dei padroni di casa, dopo i gol di Dimarco e Griezmann in rapida sequenza alla mezz'ora.

Serata che verrà ricordato come quella delle occasioni fallite e del grande rammarico, dal momento che fino a una manciata di minuti dal termine gli ospiti avevano l'accesso ai quarti di finale in pugno. Nel primo tempo è l'olandese Dumfries a sfiorare due volte il vantaggio ma Oblak, il super-portiere polacco dei Colchoneros, gli dice no. Alla mezz'ora grande azione con Barella che serve Dimarco a rimorchio per il vantaggio interista. Primo grande rimpianto: non aver chiuso i 45' in vantaggio, visto che dopo pochi secondi arriva subito il pari dei padroni di casa con Griezmann. Lo stadio di Madrid diventa una bolgia, come aveva avvertito il Cholo Simeone alla vigilia. 

Per l'Atletico, reduce da un periodo assai tribolato, è la partita della stagione se non della vita. Nella ripresa entrambe le squadre hanno occasioni da gol, quella di Thuram nel finale però pesa come un macigno perché una manciata di minuti dopo è Depay, dopo un palo colpito, a segnare il gol del 2-1. Siamo all'87' ei divora la rete, Depay prima colpisce un palo e poi all'87' fa il 2-1 che significa extratime. Ai supplementari domina la prudenza, anche se proprio alla fine Lautaro scivola sprecando una ghiotta occasione. Dal dischetto, nella più classica delle "lotterie", risultano decisivi gli errori di Sanchez, Klassen e Martinez, a nulla serve la parata di Sommer su Saul. Passano gli spagnoli e per l'Inter una stagione di gloria, con il ventesimo scudetto quasi in tasca, rischia di venire ricordata come quella della delusione.
 

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