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Milan, l'esperto che smonta l'inchiesta: perché può sgonfiarsi tutto

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"Risulta con tutta chiarezza che la proprietà del club è riconducibile a veicoli facenti capo a RedBird". Si infittisce il caso relativo alla vendita del Milan. La Guardia di Finanza ha percuisito la sede del club rossonero e le case dell'attuale e dell'ex ad rossonero, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis. Sono stati sequestrati file, documenti, dispositivi elettronici e ora è tutto al vaglio degli inquirenti. L'ipotesi della Procura è che il Milan sia ancora nelle mani di Elliott e, di fatto, il passaggio di proprietà con RedBird sia stato solo di facciata.

Ma c'è chi è già convinto che tutte queste accuse siano prive di fondamento. L'avvocato Felice Raimondo, esperto di diritto civile e di diritto sportivo e che già si è occupato delle vicende societarie dell’AC Milan, ha spiegato il suo punto di vista in un'intervista a Fanpage.it

"L’impianto accusatorio dovrebbe dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che il Milan è di proprietà di Elliott e che, quindi, all’esito del closing con RedBird, sarebbero state inviate alla FIGC delle informazioni mendaci sulla proprietà del club. Invece, in base alle analisi che ho potuto effettuare e che ho pubblicato sul mio sito, documentalmente risulta con tutta chiarezza che la proprietà del club è riconducibile a veicoli facenti capo a RedBird. In particolare, il veicolo RB Fund IV FC AIV C.V. (mi riferisco al veicolo che ha pagato 400 milioni, mentre gli altri 200 milioni sono stati versati dal socio Kaiser Permanente), veicolo che secondo gli inquirenti sembrerebbe non essere riconducibile a RedBird, in realtà è perfettamente riconducibile a Cardinale e al fondo RedBird".

 

 

Per quanto riguarda l'ipotesi di illecito amministrativo, Raimondo taglia corto rievocando una sentenza del Consiglio di Stato che potrebbe salvare il Milan: L’indagine potrebbe già sgonfiarsi a monte perché la ricostruzione poggia sull’assunto che la FIGC sia un ente di diritto pubblico (dato che il reato è perseguibile solo quando si ostacolano le attività di autorità pubbliche) e sul punto nel 2021 il Consiglio di Stato ha detto chiaramente che la FIGC non è un ente di diritto pubblico".

Anche le contestazioni fatte in ambito internazionale, con la presunta doppia proprietà di Elliott che avrebbe detenuto una posizione dominante su Lille e Milan non preoccupa Raimondo. A pesare pè un predente: "A prescindere dal fatto che la Procura dovrebbe occuparsi di eventuali reati, mentre di eventuali violazioni sportive se ne dovranno occupare UEFA e FIGC, Elliott tecnicamente non possiede il controllo del Lille ed era soltanto creditore di una certa somma nei confronti del proprietario del club francese. Peraltro, Milan e Lille si sono già affrontate in Europa League nel 2020 e in quel caso la UEFA non ha avuto nulla da ridire. Evidentemente, quindi, il regolatore sportivo europeo non ha individuato alcun problema".

 

 

Quanto a Gazidis e Furlani, se le accuse venissero confermate, le sanzioni potrebbero essere pesanti: "In linea puramente teorica, in ambito sportivo i dirigenti rischiano delle inibizioni, ossia gli verrebbe impedito di svolgere il proprio lavoro per un certo periodo di tempo."

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