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Serie A, il Milan vola con Leao: Fiorentina ko e Champions blindata

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Il Diavolo può prenotare un posto nell'Europa che conta. Al Milan servivamo tre punti per sigillare la qualificazione alla prossima Champions (quella in versione maxi) e alla ripresa del campionato non si fa sfuggire l'occasione piegando per 2-1 con le magie di Leao una Fiorentina anima e cuore condizionata in parte dall'aspetto emozionale del match al Franchi, il primo senza il suo dg Joe Barone, e da un avversario che sul piano del gioco e delle occasioni create ha legittimato il successo firmato dalle reti, tutte ad inizio ripresa, di Loftus-Cheek e di Leao, formidabile nella sua galoppata solitaria a riportare il Diavolo in vantaggio dopo il pareggio immediato di Duncan. Con la quarta vittoria di fila, ottenuta al termine di una sfida brillante e ricca di occasioni, la squadra di Pioli distanzia di sei punti la Juventus blindando il secondo posto, per la la Viola invece una battuta d'arresto che spezza una striscia positiva che durava da cinque partite, allontana le ambizioni europee ma non scalfisce la tenacia di una squadra che prima del match si è abbracciata attorno alla memoria del suo dg. Toccante il lungo minuto di silenzio e i volo dei palloncini bianchi in cielo accompagnati da un applauso vibrante

Il tecnico dei Viola opta per Ikone-Beltran-Kouame alle spalle di Belotti con Dodo che torna titolare dopo un infortunio che lo ha costretto lontano dal capo per sei mesi. In mediana Duncan viene preferito a Maxi Lopez. Nel Milan Florenzi dal 1' al posto dello squalificato Theo Hernandez mentre a supporto di Giroud il trio composto da Chukwueze, Loftus-Cheek e Leao. Il Milan parte meglio, vince i duelli sugli esterni e si crea nel primo quarto d'ora un paio di occasioni, la prima con Giroud all'8' su una giocata di Chukwueze e poi con lo stesso attaccante nigeriano che su cross di Leao, colpisce di testa da buona posizione costringendo Terracciano a respingere d'istinto. Altro brivido viola pochi minuti dopo per una respinta del portiere su conclusione di Leao e salvataggio di Belotti sulla linea. La partita è molto tattica, c'è molta attenzione sulle marcature a uomo ma a trovare con maggiore facilità soluzioni offensive è sempre il Milan che subisce solo per una manciata di minuti la reazione Viola che si limita ad una manciata appena di fiammate. Il Diavolo insiste, prova a spingere ma colleziona soltanto una serie di conclusioni fuori bersaglio, merito anche di Terracciano decisivo in altre due occasione su Leao, una su Rejinders mentre Giroud a due minuti dalla fine della prima frazione spreca un assist perfetto di Leao calciando alto da ottima posizione centrale.

 

 

 

Alla Viola serve maggiore intraprendenza e più coraggio se vuole mettere in difficolta la squadra di Pioli che ad inizio ripresa, al 47' si porta in vantaggio con Loftus-Cheek lesto a raccogliere un colpo di tacco di Leao non controllato da Milenkovic che scivola al momento di respingere, subisce dopo appena due minuti la rete Viola, con una rasoiata di Duncan per poi portarsi nuovamente in vantaggio con Leaso che da metà campo, palla al piede, porta il pallone in porta con una delle sue accelerazioni sfruttando un buco viola sulle vie centrali

Il Milan sfuira il terzo gol con una conclusione dal limite di Florenzi ma poi deve subire la reazione rabbiosa della Fiorentina: Maignan si deve superare al 64' prima su una conclusione potente e precisa di Belotti e poi su un tocco morbido di Mandragora con pallone schiaffeggiato in angolo. Il Diavolo soffre il pressing dei Viola (dentro Kayode e Gonzalez) che chiudono nella propria metà campo la squadra ospite. Pioli che prima aveva fatto uscire Leao per Okafor e Reijnders per Musah, getta nella mischia Pulisic al posto di Chukwueze e poi Jovic per Giroud, forze fresche per fronteggiare gli ultimi assalti di una Viola tutta a trazione anteriore con l'ingresso di Nzola e Barak. Il muro del Diavolo regge e non si fa sorprendere. I rossoneri firmano la quarta vittoria nelle ultime cinque gare, conferma il suo buon momento di forma, dopo aver ritrovato gioco e spirito, e stacca di fatto il pass per la Champions con largo anticipo.

 

 

 

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