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Pd, Ciccio Graziani-choc sull'inchiesta a Torino: "Ho inaugurato un campo della ‘ndrangheta"

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“Ho inaugurato un campo della ‘ndrangheta”. A dirlo è Ciccio Graziani, leggenda del Toro e della Nazionale, il cui nome è finito fra le carte dell'inchiesta di Torino sulle infiltrazioni mafiose in città. L'attaccante sarebbe finito in un centro sportivo gestito da malavitosi tramite l'amico Antonio Esposito. Quest'ultimo l'avrebbe messo in contatto con Roberto Fantini, il manager in quota Pd dell'Osservatorio sulla legalità degli appalti arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Su La Verità, Graziani ripercorre quel giorno: “Una quindicina di anni fa, se non ricordo male in un paese di nome Volpiano. Organizzarono un torneo e mi chiesero la cortesia di andare a tirare il calcio d’inizio. Cosa che puntualmente feci”.

 

 

Una toccata e fuga, fatta esclusivamente per fare un favore a degli amici:"Io lavoravo a Mediaset, era una domenica, ho preso la macchina, sono andato, ho fatto quello che dovevo fare e sono venuto via. Un favore di questo tipo a Roberto glielo facevo volentieri. Se non ricordo male ripartii anche subito”. Certo, a ripensarci ora un po' di paura viene, specie perché avrebbe potuto incrociare qualche boss 'ndranghetista: “Non posso escluderlo, nella vita non si può mai sapere, involontariamente possono capitare incontri di questo tipo”.

 

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