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Djokovic, "il tremolio delle mani": il crollo fisico in panchina contro Musetti

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Contro Lorenzo Musetti una sofferta vittoria per 7-5 6-3. Novak Djokovic è passato e se la vedrà ora ai quarti contro l’australiano De Minaur. Il serbo, nel match contro l’italiano di giovedì pomeriggio, è apparso sofferente in panchina, ripreso in panchina con le mani che tremavano vistosamente.

Il gesto di Novak ha fatto preoccupare i tifosi del 36enne, che è sembrato provato. Stuzzicato sul tremolio nel post-partita, Djokovic tra il serio e lo scherzoso ha comunque confermato di aver fatto fatica: "Vi è sembrato che stessi soffrendo? Ho provato piacere nel soffrire, questo è quello che ti dà la carica". Con la sua vittoria Novak è entrato ancor di più nella leggenda: ha ottenuto una vittoria da record che gli permette di tagliare il traguardo della più alta percentuale di vittorie in carriera negli eventi Masters 1000, superando Nadal.

 

 

 

La sofferenza di Djokovic in campo non è la prima che è stata vista da quando il serbo gioca. Un precedente risale agli ultimi Australian Open, vinti da Jannik Sinner che in semifinale batte 3-1 il serbo con una super prestazione, quando Nole era stato costretto a rientrare per la fatica al termine del tie break del terzo set o quando, ai quarti contro Fritz, era apparso sofferente in panchina.

 

 

 

Nelle ultime Atp Finals, inoltre, Nole ha mostrato un tremolio molto evidente, in diversi cambi di campo. Anche in quella situazione, il tennista aveva fatto riferimento alla stanchezza: "Nessun problema fisico ma solo stanchezza per la battaglia che stavo giocando. Ero solo nervoso e teso perché stavo affrontando uno dei giocatori migliori al mondo. Con lui è sempre una bella lotta".

 

 

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